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Il Polo Museale di Soriano tra i più visitati dalle scuole: quasi tremila studenti in pochi mesi

La direttrice Mariangela Preta: «Durante le visite guidate sono state proposte anche riflessioni su tematiche sociali grazie ad analisi mirate e condivise delle emozioni espresse in alcune opere d'arte»

Il Polo Museale di Soriano tra i più visitati dalle scuole: quasi tremila studenti in pochi mesi

Il Polo Museale di Soriano Calabro si attesta in quella che si può definire una logica di armonizzazione dell’offerta culturale a disposizione delle scuole regionali e nazionali di ogni ordine e grado, inserendosi, in senso lato, nei piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, promuovendo opportunità culturali e di crescita personale, di sviluppo del senso critico, di avvicinamento all’arte nonché occasioni che educhino alla cittadinanza e alla partecipazione. Prova ne è il costante e progressivo aumento delle richieste di visite ai Musei del borgo dell’entroterra vibonese, da parte di dirigenti scolastici e docenti, che intendono rafforzare il legame dei giovani con la storia e la cultura del territorio regionale. Quasi 3000 studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado, con una prevalenza delle secondarie di primo e secondo grado, hanno varcato la porta del Polo Museale di Soriano, diretto dall’archeologa Mariangela Preta la quale, oltre alle visite guidate, ha ideato per gli alunni diversi progetti di fruizione dei Beni culturali con specifiche progettualità territoriali, come la proposta didattica pensata appositamente per le esigenze dei fruitori più piccoli: laboratori manuali di archeologia sperimentale a tema. Così, prendendo spunto dai reperti osservati e dai materiali con i quali erano stati realizzati in passato, molti alunni si sono cimentati nella riproduzione di mosaici, vasetti in ceramica con la tecnica del colombino e pitture romane. “Il successo dei laboratori – ha affermato la direttrice – è stato evidente non solo dal numero dei partecipanti, ma soprattutto dal grande interesse dimostrato dagli alunni durante i laboratori con domande, disegni e il desiderio di ritornare al Museo con le proprie famiglie, segno che il Museo ha rappresentato per loro un ambiente familiare, custode della storia del proprio territorio e, allo stesso tempo, come posto vivo e accogliente”.

Attraverso le opere d’arte presenti all’interno dei Musei di Soriano, si intende in prima istanza arricchire la conoscenza della storia dell’arte e di alcune tecniche artistiche (pittura, scultura e mosaico), ma soprattutto introdurre gli studenti, anche per mezzo di una formazione specifica degli insegnanti, all’importanza del Museo e ai valori del patrimonio culturale. “Durante le visite sono state proposte anche riflessioni sui temi dell’inclusività, della solidarietà e della sostenibilità, – ha spiegato la Preta – grazie ad analisi mirate e condivise delle passioni e delle emozioni espresse in alcune opere d’arte. L’obiettivo che ha inseguito e continuerà a promuovere il Polo Museale, è formativo, ma al contempo vuole creare un legame di familiarità ed empatia tra le opere, gli alunni, i docenti, gli operatori, in sintesi: tra il Museo e il mondo scolastico. Il Polo Museale di Soriano, dunque, si pone come elemento attivo nella società “fino alla metà del XIX secolo – ha ricordato la Preta – i principali musei europei si presentavano come istituzioni dalle spiccate intenzionalità didattiche, proponendosi come luoghi di studio, sopperendo così alle mancanze e alla limitatezza delle strutture e dei percorsi di apprendimento esistenti, rivelando per altro uno stretto nesso con la pratica laboratoriale. Con l’affermarsi dell’istruzione pubblica ha prevalso nei musei la funzione conservativa a scapito della vocazione pedagogica. Separazione che ancora oggi persiste in molte realtà, motivo per cui, è d’obbligo riflettere sul problema della comunicazione culturale e adottare formule attrattive e coinvolgenti, tenendo ben presente il ruolo sociale dei musei per la formazione del cittadino”. Il Polo Museale, ha così ampliato la sua offerta associando la visita alla passeggiata Trekking della Valle dei Mulini, un unico percorso dove arte, cultura e paesaggio si coniugano in una sola esperienza. “Sono entusiasta del numero di fruitori ai musei di Soriano – ha concluso la direttrice – e motivata, soprattutto, dal crescente approccio all’educazione al patrimonio culturale che ho visto da parte delle scuole. Il buon lavoro svolto dai docenti ha aperto la strada a nuove politiche della mediazione museale e io le perseguirò con il massimo impegno”.

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