Archeoclub a Rombiolo: tra gli obiettivi lo studio degli insediamenti rupestri
È la seconda associazione del genere che nasce nel Vibonese, riconosciuta dal braccio nazionale. Verrà presentata domenica a Pernocari
Sarà presentato domani a Pernocari, nell’auditorium di piazza don Mazza alle ore 18, l’Archeoclub “Armos” di Rombiolo. È la seconda associazione nel territorio vibonese costituita con finalità archeologiche e che è stata riconosciuta dall’Archeoclub nazionale. Un evento senz’altro significativo per una comunità come quella di Rombiolo che ha il suo cuore pulsante nella frazione di Pernocari. Per l’occasione saranno presenti diversi esponenti del mondo culturale, come Maria Teresa Iannelli (archeologa, già storica direttrice del museo Archeologico di Vibo Valentia), Anna Murmura (presidente della sezione dell’Archeoclub di Vibo Valentia), Tommaso Tosti (archeologo). A presentare lo spirito che connota l’archeoclub di Rombiolo il presidente Nicola Mandaradoni e Marcella Sesil (archeologa e socio fondatore). Inoltre il sindaco di Rombiolo Domenico Petrolo. Da sottolineare che la presidenza del Consiglio regionale della Calabria oltre a dare il patrocinio all’evento, grazie al presidente Filippo Mancuso si è impegnata per dare il suo sostegno nel corso dei progetti che verranno realizzati.
Diverse le finalità che si propongono i protagonisti di questa iniziativa. Il principale motivo che ha spinto con determinazione il neonato archeoclub a costituirsi e a farsi riconoscere a livello nazionale, è da ricercarsi nella scoperta di alcuni insediamenti rupestri che si trovano sparsi in diverse località del territorio comunale che sconfinano anche in altri comuni, che sono stati classificati di grande interesse storico. Da quanto hanno fatto trapelare chi ha compiuto queste ricognizioni e sulla base di giudizi di esperti del campo, si tratta di siti di rilevante valore. Per questa ragione sono stati interessati tutti i sindaci dei comuni limitrofi nella mappatura degli insediamenti. Gli obiettivi saranno diversi, tutti tesi alla riscoperta delle risorse storico-culturali del territorio e a creare una sensibilità nella comunità verso i beni culturali e far comprendere il valore e l’importanza che assumono.
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