Giusy Staropoli torna in libreria con due racconti di Saverio Strati
La scrittrice e poetessa di Briatico cura la pubblicazione di due opere dell’autore reggino in un volume che intende «ridare memoria alla sua figura»
«C’è una scrittrice che non abita a Sant’Agata del Bianco, eppure ogni giorno con i suoi occhi e la sua mente arriva nella piazzetta di Tibi e Tàscia, o nel promontorio di Còla, trasportata da un bisogno viscerale. Difatti, il suo “faccia a faccia” con lo scrittore santagatese Saverio Strati non può che portarla, inevitabilmente, tra le fontane, le case di pietra e gli angoli più nascosti del nostro paese. Questo perché Giusy Staropoli Calafati è un’attenta studiosa di Strati, ne conosce la radice dolorosa, il talento, il respiro delle pagine».
Così scrive nella prefazione del libro “Saverio Strati, due racconti”, a cura di Giusy Staropoli Calafati per Libritalia editore, il sindaco di Sant’Agata del Bianco, Domenico Stranieri. Un nuovo lavoro quello di Giusy Staropoli Calafati che riporta alla luce due opere dello scrittore Saverio Strati che, in quanto sconosciute ai più, posso definirsi inedite.
«A Strati devo ridare la memoria – dice la curatrice -. L’ho promesso a me stessa. E nel cuore l’ho promesso anche a lui. Glielo deve la Calabria, della quale spesso e volentieri, con coraggio, mi faccio voce. Glielo deve la Toscana, dove ha vissuto oltre cinquanta anni di libri e di vita. L’Italia glielo deve, per averla raccontata in tante lingue del mondo. E l’editoria più di tanti altri, glielo deve davvero. Se solo qualcuno mi avesse insegnato a conoscerlo nei modi e nei tempi adeguati come era giusto che fosse, Saverio Strati, il mio interesse per l’epopea stratiana, sono certa, sarebbe incominciato molto prima».
Giusy Staropoli Calafati finalista al premio “La Giara” – VIDEO
In questo nuovo libro, Giusy Staropoli Calafati propone due racconti dello scrittore santagatese. Il primo, Rosina e Peppino, è una favola popolare dove si intrecciano le situazioni indefinibili degli antichi miti ed un lieto fine che riporta tutto alla normalità. Il secondo racconto, Don Gerolamo, è chiuso in un tempo unico, scandito dal contrasto tra Don Gerolamo e la moglie che mal sopporta il marito sfaticato.
Con questi due racconti Giusy Staropoli Calafati rinnova, dunque, l’attenzione per Saverio Strati, per delle pagine che rischiano di essere dimenticate, frammenti di un’opera immensa che racchiude ancora molti brani inediti ed un diario (conservato dai familiari dello scrittore) che tutti aspettiamo di leggere e che forse, solo grazie all’impegno della scrittrice vibonese, che opera con amore e passione, con Strati e per Strati, per la Calabria e nella Calabria, tessendo altresì rapporti diretti con la famiglia dello scrittore, potremmo leggere un giorno.
Il libro è disponibile in tutte le librerie on-line. Può essere acquistato anche attraverso il blog dell’autrice, o inviando una richiesta via mail a: giusystaropoli@libero.it
«Dedico questo libro ai calabresi – dice ancora Giusy Staropoli Calafati – gli stessi calabresi che spero leggano, o rileggano lo scrittore santagatese. Questi due racconti vogliono essere un gancio tra Strati e le nuove generazioni. Il pubblico a cui mi rivolgo in particolare è quello del mondo della scuola, quello dei giovani, perché la lettura di una buona narrativa, come sosteneva Saverio Strati, può contribuire a creare nei nostri paesi soprattutto, un buon stato sociale».