Al Museo di Vibo l’incontro sul legame tra Cicerone e l’antica Vibona
A relazionare sul tema sarà il professore dell’Unical Gian Piero Givigliano. L’evento fa parte della rassegna “Un Museo contro l’inverno dello spirito”
Si susseguono al Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia gli eventi culturali, inseriti nell’ambito dell’annuale rassegna “Un Museo contro l’inverno dello spirito”. Oggi 2 febbraio, a partire dalle ore 17, nella realtà del Mic afferente alla Drm Calabria – diretta dall’archeologo Maurizio Cannatà e incastonata nell’antico castello normanno-svevo – si svolgerà l’atteso incontro con il professore Gian Piero Givigliano, storico e topografo dell’Università degli Studi della Calabria. L’apprezzato studioso parlerà di “Cicerone a Valentia”, città all’epoca ritenuta uno dei porti più importanti del Mediterraneo occidentale, tappa obbligata lungo la rotta tra la Sicilia e Roma. [Continua in basso]
Nella sua relazione, il professore Givigliano si soffermerà, nello specifico, sul rapporto instauratosi tra l’antica Vibona e Marco Tullio Cicerone, dopo la sua permanenza in esilio presso l’abitazione dell’amico Sicca. Ma attenzione verrà prestata anche ai ricordi che l’illustre avvocato, politico, oratore e filosofo – unanimemente ritenuto come uno dei personaggi più importanti della romanità – nel corso del I secolo a.C. aveva dei Valentini, abitanti “appartenenti ad un municipio illustre e famoso” a lui particolarmente caro.
La serie di appuntamenti con “Un Museo contro l’inverno dello spirito” non si concluderà nella giornata odierna. Il ricco calendario della rassegna (avviato a dicembre dello scorso anno) prevede infatti altri interessanti eventi culturali che si protrarranno ininterrottamente fino al prossimo 30 marzo.
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