giovedì,Novembre 28 2024

Parco archeologico di Mileto antica, a breve la nuova campagna di scavo

I lavori saranno finanziati al Comune dalla Regione. Previsti interventi di valorizzazione e la messa in luce di parte del chiostro del convento abbaziale

Parco archeologico di Mileto antica, a breve la nuova campagna di scavo

Dovranno essere conclusi entro il 2023 gli interventi di riqualificazione e valorizzazione del Parco archeologico di Mileto antica, unico in Calabria di epoca medievale. I lavori saranno finanziati con le risorse del POR Calabria 2014/2020, grazie al progetto approvato e alla convenzione sottoscritta tra il Dipartimento “Sviluppo economico e Attrattori culturali” della Regione Calabria e il Comune di Mileto guidato dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano. Il costo complessivo dell’operazione sarà di 350mila euro. Molteplici gli interventi previsti lungo i 40 ettari dell’area archeologica che ospitava la città a metà dell’anno mille elevata da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea normanna, nell’ambito del processo di rilatinizzazione del meridione d’Italia. Tra questi, la sistemazione  dell’impianto elettrico e del salvavita; il rafforzamento  dell’impianto di illuminazione esterno, la sistemazione e il potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, la recinzione di parte delle aree perimetrali, l’intervento di ripristino di porte e finestre e la sistemazione dell’approvvigionamento idrico di alcune case rurali, la creazione di un sentiero guidato e illuminato dotato di pannelli didascalici generici e specifici. [Continua in basso]

Il progetto di riqualificazione e valorizzazione del parco archeologico intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo permetterà anche di rimuovere il terreno di riporto, presente all’esterno dei ruderi dell’abbazia-mausoleo intitolata dal “Gran Conte” alla Santissima Trinità, e di mettere in luce parte del chiostro del vicino convento. Previsti, inoltre, workshop aperti alla popolazione locale, open day per coinvolgere i cittadini nelle attività svolte sul campo, iniziative di studio antropologico e sociale sul rapporto degli abitanti della nuova Mileto con il sito archeologico, la pubblicazione dei risultati scientifici ottenuti, la creazione di modelli 3D delle strutture murarie a vista, basati sull’immaginazione o sull’imitazione e sul rilievo di dati reali di partenza. L’attuazione del progetto – riguardante la città abbandonata dai miletesi dopo il devastante terremoto abbattutosi in Calabria nel 1783 – prevede anche la consulenza storico archeologica del dipartimento di Scienze storiche e Beni culturali dell’Università di Siena, frutto di un’apposito accordo quadro sottoscritto con il Comune di Mileto, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e l’associazione Mnemosyne. L’obiettivo finale è di predisporre la maggiore conoscenza del parco, la qualificazione funzionale dello stesso e il miglioramento della fruibilità dei beni archeologici già presenti o da portare alla luce.

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