‘Ndrangheta e donne, due giorni di teatro al Valentianum
L’opera teatrale in scena domenica e lunedì all’Auditorium, “Non è per sempre”, è una commedia scritta da Anna Faga e servirà a sensibilizzare il pubblico su due tematiche strettamente legate: donne e 'ndrangheta.
Vibo Valentia oggi come non mai ha sete di cultura e di normalità, che passa anche dal teatro. Sì, serve una struttura, non c’è dubbio, ma esistono diversi spazi che possono essere sfruttati, come ad esempio l’Auditorium del Valentianum, che domenica 22 e lunedì 23 ospiterà la commedia dal titolo “Non è per sempre”, di Anna Faga, presentata dall’Associazione Arciteatro popolare, in collaborazione con l’associazione Libera, diretta da monsignor Peppino Fiorillo e col patrocinio del Comune di Vibo Valentia.
Tematica delicata, donna e ndrangheta, per questa commedia ambientata negli anni settanta, ma che può essere attualissima perché è lo stesso grido di dolore che invoca un cambiamento. Un grido carico di speranza nel coraggio delle donne e nella potenza dell’arte, in una famiglia dove le figlie e la moglie del personaggio Don Peppino vivono da segregate, seppur per tutti in una apparente normalità. Un contesto non difficile da trovare, soprattutto in un territorio come quello calabrese. Un’opera che, quindi, avrà al centro dell’attenzione la riaffermazione della legalità e la tutela dei diritti delle donne contro la ‘ndrangheta, ponendo l’accento sulla loro voglia di uscire con dignità da situazioni di segregazione e di vita vissuta tra i drammi quotidiani.
Come descritto dalla stessa Faga: «Pur nella crudezza degli eventi, nella commedia si alternano momenti giocosi, messi in scena dalle figlie che hanno saputo trovare insieme il modo di coltivare la loro creatività, e nei momenti comici, messi in scena dalle vicine di casa, alle prese con una bizzarra storia di vita quotidiana».
L’autrice ringrazia poi per la collaborazione il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa, l’assessore alla Cultura Raimondo Bellantoni e l’Accademia di Belle Arti Fidia di Stefanaconi, oltre alla stessa associazione Arciteatro popolare. Un prezzo decisamente abbordabile, quello del biglietto; la commedia, infatti, avrà un prezzo simbolico di 7 euro, utili a coprire le spese per i diritti Siae, musica e luci. Un bell’evento, proprio per evitare che si ripetano altre storie come quella di Lea Garofalo, uccisa dalla mafia dopo aver iniziato a collaborare, perché voleva riprendersi la sua libertà e quella di sua figlia.