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Mileto, i preziosi manufatti del Museo statale sbarcano in Germania

Si tratta di due reperti esposti alla mostra “I Normanni. Una storia di Mobilità, Conquista e Innovazione”, allestita nel “Reiss-Engelhorn Museen” di Mannhein

Mileto, i preziosi manufatti del Museo statale sbarcano in Germania

Dopo il crocifisso in avorio del 1600, attribuito ad Alessandro Algardi, anche il frammento vitreo con occhio, facente parte della finestre dell’abbazia benedettina della Santissima Trinità, e quello della ciotola con figura di cavaliere, proveniente dall’area dell’antica cattedrale, contribuiscono ad arricchire prestigiose mostre allestite in Italia e all’estero. Ulteriore riprova, se mai ce ne fosse bisogno, della valenza delle opere esposte nel Museo statale di Mileto, guidato da Maurizio Cannatà e afferente alla Direzione regionale Musei Calabria. La splendida rappresentazione del Cristo in croce è stata, da marzo a luglio 2022, uno dei capolavori più apprezzati della rassegna “I Farnese. Architettura, Arte, Potere”, patrocinata dal Ministero della Cultura presso il Complesso monumentale della Pilotta di Parma. Gli altri due preziosi reperti – provenienti dalla città elevata a metà dell’anno mille da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea normanna – dal 19 settembre stanno invece arricchendo la mostra “I Normanni. Una storia di Mobilità, Conquista e Innovazione”, allestita nel “Reiss-Engelhorn Museen” di Mannhein, in Germania. [Continua in basso]

I due frammenti rimarranno esposti lì fino al 26 febbraio del 2023. Quello vitreo (XI-XII secolo) è stato trovato nel 1995 insieme ad altri, nel corso della campagna di scavo portata avanti dall’Università di Salerno nell’area dell’abbazia mausoleo, eretta nel 1063 dai normanni nell’ambito del processo di rilatinizzazione del meridione d’Italia. Il frammento di ceramica (XIII secolo), invece, rinvenuto poco tempo dopo da soci della realtà culturale “Accademia Milesia”, raffigura un cavallo con cavaliere privo di busto, tinteggiato in blu e verde. Per quanto riguarda la mostra in corso di svolgimento in Germania, essa spiega come i vichinghi siano diventati normanni, cambiando il volto dell’Europa dal IX secolo. Sulle loro orme, i visitatori vengono catapultati in un viaggio avvincente che dalla Scandinavia porta al Mediterraneo, dal Mar Baltico a Bisanzio. E questo, grazie a 300 prestiti di pregio provenienti dalle più rinomate collezioni d’Europa, tra cui, appunto, quelli riguardanti il Museo statale di Mileto.

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