Vibo, il Museo archeologico “Capialbi” sempre più “casa” del dramma antico
La struttura diretta da Maurizio Cannatà questa sera ospiterà il recital “Tragodia”, nell’ambito della rassegna “Graecalis-Il vento della parola antica”
Prosegue il ciclo di eventi proposto dal Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, in sinergia con il “Teatro Aroldo Tieri” e la locale Amministrazione comunale. La realtà culturale, guidata dal direttore Maurizio Cannatà e incastonata nell’antico maniero che domina la città, sta ospitando nel periodo estivo un ricco calendario di eventi, nell’ambito della rassegna “Graecalis-Il vento della parola antica”. In questo contesto, stasera 11 agosto alle 21, tra le possenti mura volute dall’imperatore Federico II e i preziosi e antichi cimeli custoditi all’interno del museo, si terrà il recital sulla tragedia greca “Tragodia”. L’ingresso, in questo caso, è gratuito. L’apertura dei cancelli, per l’accesso al pubblico, è prevista alle 20. L’iniziativa tende a promuovere e a valorizzare le memorie archeologiche di Hipponion-Vibo Valentia nella maniera ritenuta, indubbiamente, più congeniale dagli stessi Greci: attraverso la nobile arte della rappresentazione teatrale. Un modo, tra l’altro, per far sì che la struttura MiC, afferente alla Direzione regionale Musei Calabria, ritorni ad essere a tutti gli effetti la casa del dramma antico. Iniziata lo scorso 24 luglio con l’“Agamennone” di Vittorio Alfieri, la rassegna teatrale proseguirà fino al prossimo 11 settembre, giorno in cui è previsto lo spettacolo su Trilussa, Pascarella e i sonetti romaneschi “L’arte del quotidiano”. Gli altri appuntamenti ancora in programma sono: lo spettacolo su Gabriele D’Annunzio “Quello che non fu fatto, io lo sognai” (21 agosto), la riproposizione del recital “Tragodia” (28 agosto) e le variazioni sul mito “Medea” (4 settembre).
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