L’idea del Club Unesco: “Puntare sul patrimonio immateriale per incentivare il turismo”
Un protocollo d’intesa, sottoscritto da 19 sindaci del territorio, mira a presentare il Vibonese come una «comunità emblematica di valori immateriali».
Un patrimonio da valorizzare attraverso una rete d’imprese e sotto l’egida del Club Unesco Vibo Valentia. È quello culturale e immateriale presente nella provincia di Vibo Valentia e che è stato al centro di un incontro promosso nei giorni scorsi alla presenza del presidente dell’associazione, Maria Loscrì.
Come è emerso nel corso dell’iniziativa, «la sezione Club Unesco di Vibo sta lavorando ad una serie d’iniziative di promozione turistica delle realtà presenti sul territorio vibonese puntando in particolare sulle aree archeologiche e passando per tradizioni, beni culturali e prodotti tipici». Rientra tra gli obiettivi della stessa organizzazione anche la promozione turistica all’estero, da attuarsi attraverso una «rete d’imprese che avrà a disposizione un ufficio che inviterà le aziende a sottoscrivere un apposito disciplinare».
Per Maria Loscrì, lo scopo primario è quello di «focalizzare le specifiche realtà presenti nel nostro territorio. Allo stato attuale in Italia ci sono 51 siti Unesco ma la nostra regione non è rappresentata a dovere nonostante il vasto patrimonio in possesso».
Nasce così «un’idea progettuale condivisa con 19 sindaci che hanno sottoscritto un protocollo d’ intesa» che mira a valorizzazione e promuovere il nostro patrimonio. «Vogliamo presentarci come una comunità emblematica di valori – ha concluso – e non soltanto per la Dieta mediterranea. Entreranno in questo circuito musei, tesori archeologici, canti, balli e musica e i dialetti che sono un veicolo trasmissione culturale immateriale».