La festa di San Gerlando e il suo profondo legame con la città di Mileto
Il santo di Besançon, oggi patrono di Agrigento, in epoca normanna è stato primicerio della Schola Cantorum della cattedrale e garante dei valori latini
Oggi 25 febbraio la Chiesa Cattolica commemora San Gerlando, uomo di fede profondamente legato alla città di Mileto. Un rapporto intenso, il suo, con il territorio, che nello specifico risale al periodo normanno, allorquando Ruggero I d’Altavilla, dopo aver elevato l’urbe a diocesi e a capitale della propria contea, tra il 1080 e il 1081 lo accolse con tutti gli onori e lo fece eleggere Primicerio della Schola Cantorum della chiesa cattedrale. Il futuro santo proveniva da Besançon, attuale capoluogo e centro economico della Franca Contea. La sua figura e la sua elevata statura morale servirono al figlio di Tancredi d’Altavilla ad aggiungere compiutezza, funzione e vanto all’intero impianto diocesano. Gerlando, in particolare, fu il garante dei sopravvenienti valori latini e, pertanto, ebbe ampie facoltà di manovra per impostare quella coesione capitolare, utile all’impianto della diocesi di Mileto. La sua presenza in loco rese possibile, tra l’altro, l’uso del canto gregoriano, uniformando l’episcopato miletese ai criteri musicali del papato, ben quattro secoli prima di Reggio Calabria. [Continua in basso]
A un certo punto San Gerlando ritornò temporaneamente in Francia, per poi essere richiamato nel 1088 di nuovo nel meridione d’Italia da Papa Urbano II, in questo caso nella veste di vescovo di Agrigento, città che oggi lo onora come proprio Santo protettore. Nel segno di San Gerlando nel 2018 le Chiese di Mileto e Agrigento hanno stretto un gemellaggio, con tanto di delegazione guidata dal vescovo Luigi Renzo, accolta nella città siciliana con tutti gli onori dall’arcivescovo metropolita Francesco Montenegro. Oggi, a testimoniare la presenza del santo di Besançon nella cittadina normanna, rimangono tre belle opere artistiche allocate nella basilica cattedrale, antichi documenti d’archivio e il nome Gerlando tramandato da padre in figlio da alcune famiglie miletesi. Domenica prossima 27 febbraio, una messa in suo onore e suffragio sarà celebrata alle 11 nella chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, guidata dal vescovo Attilio Nostro.
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