lunedì,Settembre 30 2024

Gli scritti inediti di Carlo Diano in un libro nel 120esimo anniversario della nascita

Nato nel 1902 a Vibo Valentia e allievo del filosofo Giovanni Gentile, fu uno studioso di spessore. Il volume è curato dalla figlia Francesca, traduttrice e scrittrice

Gli scritti inediti di Carlo Diano in un libro nel 120esimo anniversario della nascita

Dire che fu filologo, grecista e innovativo interprete del mondo classico è dire poco. Dire che fu scrittore, saggista, teorico di estetica, poeta, filosofo, è dire assai poco. Quel che conta, e che è importante sottolineare, è che Carlo Diano fu fondatore di un sistema originale in cui filologia, studi storici, filosofici, scientifici, sociali, storico-artistici e storico-religiosi si integrano. Una cultura che spaziava in ogni ambito dello scibile umano, unitamente ad una mente eclettica e anticipatrice che lo portò ad essere considerato uno dei più grandi esponenti del pensiero moderno occidentale. Allievo del filosofo Giovanni Gentile, Carlo Diano scriveva e parlava correntemente latino, greco antico, tedesco, francese, inglese, danese, svedese, norvegese. [Continua in basso]

Nel 120° anniversario della sua nascita (Vibo Valentia, 16 febbraio 1902), vede la luce, edito da Bompiani, il volume “Opere di Carlo Diano”, curato dalla figlia Francesca, traduttrice e scrittrice, con l’introduzione di Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia nonché allievo di Carlo Diano.

Nel volume sono raccolti, per la prima volta, gli scritti, alcuni dei quali inediti, del grande intellettuale vibonese, che forniscono una visione completa della sua multiforme attività e grazie ai quali è possibile seguire, in ordine cronologico, lo sviluppo del suo pensiero.

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