Vibo, le Consulte studentesche con Libera per il laboratorio di legalità
Centinaia di studenti da tutta la Calabria hanno avviato il confronto con le istituzioni locali. Presenti tra gli altri il prefetto Lulli, il procuratore Falvo e il vescovo Nostro
Un laboratorio interattivo di legalità, che apre anche ad una serie di altre iniziative da sviluppare nell’arco dell’anno scolastico: è quanto ha avviato il Coordinamento regionale delle Consulte studentesche e, nello specifico, la Consulta provinciale di Vibo Valentia, in collaborazione con l’associazione Libera. I rappresentanti delle Consulte, ed ancor più i presidenti delle stesse, coordinati dalla responsabile regionale Franca Falduto, nell’assumere il loro ruolo istituzionalmente riconosciuto da un decreto del Presidente della Repubblica, hanno avvertito il bisogno di un confronto con le istituzioni che, puntualmente, non lo hanno fatto mancare. Istituzioni locali che hanno saputo raccogliere l’entusiasmo dei ragazzi, trasformandolo in un prezioso bagaglio di senso civico e vivere etico. [Continua in basso]
«Abbiamo voluto proporre una metodologia d’interlocuzione originale – dichiara Franca Falduto, organizzatrice dell’incontro – che ha mirato a rendere i rappresentanti delle Consulte conduttori del dialogo nell’esporre riflessioni e quesiti destinati alle autorità che, con le loro eloquenti risposte, hanno dimostrato chiaramente come sia possibile concretizzare il concetto di Legalità declinandolo nella realtà in comportamenti quotidiani e abbandonando l’idea astratta della stessa. Era proprio questo l’obiettivo ed è stato raggiunto pienamente poiché affrontando in modo trasversale la tematica animata da esperienze vissute, tutti hanno compreso che vivere liberi è possibile solo se si osservano le regole».
Presente il prefetto Roberta Lulli, che ha illustrato in modo chiaro e preciso il ruolo dell’Ufficio territoriale del Governo invitando tutti a ricondurre alla normalità e non alla straordinarietà la correttezza dei comportamenti. Il procuratore Camillo Falvo ha, da parte sua, con la passione che lo contraddistingue, esposto il suo pensiero sull’evoluzione positiva delle tante operazioni contro la criminalità organizzata e la reazione positiva della comunità che induce ad un certo ottimismo. Vi era anche il comandante dei Carabinieri Capece, il quale ha chiesto ai ragazzi di “andare oltre” nel rendersi soggetti attivi nella collaborazione con le forze dell’ordine con un chiaro riferimento alla figura del whistleblower già presente in alcuni progetti del ministero dell’Istruzione. Il colonnello della Guardia di Finanza, Ghibaudo, presente insieme al comandante del Roan, Alberto Catone, ha esposto la ragione del come e del perché le mafie “to follow the money” sono riuscite ad infiltrarsi ovunque generando situazioni molto complesse all’ordine del giorno della loro azione di contrasto all’economia illegale. Il comandante della Capitaneria di Porto, Pignatale, ha esposto il grande lavoro svolto a tutela del mare e dell’ambiente che si auspica andrà sempre migliorando anche grazie al recente protocollo d’intesa atto alla difesa del mare pulito.
Presente pure il vescovo Attilio Nostro, attentissimo a tutti gli interventi degli studenti. Proprio lui ha risposto con commossa partecipazione all’assist lanciato dallo studente che ha raccontato del peso di portare un “cognome pesante” citando anche episodi di vita vissuta per far comprendere il percorso tormentato di chi, più o meno consapevolmente, rimane invischiato nelle trame della mafia cagionando sofferenza e difficoltà abnormi, ma non impossibili da superare. E, a questo proposito graditissimo è stato l’intervento di Anna Barbaro, medaglia d’argento del Triathlon alle Paraolimpiadi di Tokio che, nonostante le difficoltà, ha dimostrato, che niente è impossibile da raggiungere se si persegue l’obiettivo con impegno e sacrificio. L’assessore comunale Rotino ha portato i saluti del sindaco ed il referente provinciale di Libera, Giuseppe Borrello, ha illustrato infine le prospettive future dei percorsi di legalità sulla scorta di quanto emerso a seguito della manifestazione del 24 dicembre 2019 a seguito dell’operazione Rinascita Scott.
Centinaia gli studenti collegati in diretta streaming dalle loro scuole, che hanno decretato il successo dell’iniziativa offrendo un interessante contributo di idee soprattutto perché incoraggiati ed indirizzati dai loro interlocutori d’eccezione, le istituzioni, ad un impegno civico indispensabile alla sana crescita di una società dove ognuno “faccia la propria parte”.