A Vibo il destino e i sogni de “Il pianto del monachello”
L’associazione L’isola che non c’è presenta il secondo romanzo del giornalista tropeano Alessandro Stella
«Un libro che allarga i confini della letteratura italiana». Con queste parole il giornalista e scrittore Pantaleone Sergi presentò il romanzo “Il pianto del monachello” (Pellegrini editore) alla sua prima uscita ufficiale, nell’estate del 2017. Da allora il libro del giornalista tropeano Alessandro Stella ha girato la Calabria, ospite di numerose librerie e associazioni culturali, collezionando anche un terzo posto al premio nazionale Città di Siderno. L’ultimo evento in ordine di tempo legato al “Monachello” si svolgerà a Vibo Valentia giovedì 4 luglio, alle 18:30, nei locali dell’associazione L’isola che non c’è. A presentare l’opera sarà la giornalista Danila Tavella, la quale, supportata dalla padrona di casa, Titti Marzano, dialogherà con l’autore. Il pianto del monachello è il secondo romanzo di Stella, dopo l’esordio nel 2016 con il giallo in salsa calabra La donna di Susa. Al centro dell’opera l’amicizia tra Marcello, un bambino di sette anni, e don Cola, l’ufficiale dello Stato civile di Portomagno, considerato pazzo da tutto il paese per via dei modi bizzarri e degli sproloqui che è abituato a manifestare senza motivo. In realtà, dietro l’apparente pazzia, si cela un segreto: don Cola è solito aggiungere sui registri anagrafici un secondo nome ai nuovi nati. Così facendo, crede di poter bilanciare le mancanze della stirpe di ognuno e di combattere la staticità della terra in cui vive (siamo in Calabria, alla vigilia del secondo conflitto mondiale) per spingerla a un’emancipazione che sembra, in realtà, remota. Una sera, durante un incontro al braciere, don Cola, sentendo un pianto lontano, racconta a un gruppetto di bambini la leggenda del monachello: lo spiritello è disposto a ricoprire d’oro chiunque riuscirà a prendergli il cappuccio. Da quel momento, Marcello farà di tutto per raggiungere quella fortuna sfuggente e cambiare un destino che sembra già scritto dalla miseria in cui il paese è calato. Le difficoltà, però, non mancheranno e lo porteranno a intrecciare il suo sogno con le vicissitudini e i destini degli altri personaggi. Alessandro Stella nasce in Lombardia, ma all’età di dieci anni emigra verso Sud, a Tropea, nel paese natio dei genitori. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lettere Classiche a Messina e nel corso degli anni ha collaborato con diverse testate regionali, tra le quali “Calabria Ora” e “Il Quotidiano della Calabria”. Attualmente lavora per il network LaC. Ha esordito nel 2016 con il giallo La donna di Susa (Pellegrini), conseguendo poi numerosi riconoscimenti regionali e nazionali, soprattutto con i suoi racconti. Al 2017 risale la pubblicazione de Il pianto del monachello (Pellegrini), con il quale si è classificato terzo al premio nazionale Città di Siderno nello stesso anno. Con orgoglio si definisce dipendente da qwerty.
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