mercoledì,Dicembre 25 2024

Una “nuova vita” per il castello normanno di Arena

Uno dei più importanti beni architettonici delle Serre pronto ad essere valorizzato come merita grazie ad una convenzione tra il Comune e il Parco. Numerose le attività previste dall’accordo

Una “nuova vita” per il castello normanno di Arena

Un «patto tra istituzioni» per valorizzare uno dei beni architettonici più importanti dell’area delle Serre, il castello normanno di Arena. È quello tra il commissario del Parco delle Serre, Pino Pellegrino, e il sindaco di Arena, Antonino Schinella, che nei prossimi giorni stipuleranno una convenzione che consentirà al Comune, almeno per i prossimi cinque anni, di gestire al meglio il castello. Nella fattispecie, il Parco si impegna ad organizzare e promuovere visite guidate presso l’area archeologica dei ruderi, alla formazione delle guide turistiche che accompagneranno i gruppi di visitatori, a garantire la vigilanza, la manutenzione ordinaria e la pulizia delle strutture con particolare attenzione alla cura del verde. «È una grande opportunità e per questo voglio pubblicamente ringraziare il commissario Pellegrino per la disponibilità e per la sensibilità dimostrate. Questo accordo – ha spiegato Schinella – almeno per quanto concerne il piccolo e grazioso centro dell’entroterra vibonese, inaugura un metodo, un percorso in cui crediamo molto, che si muove nella direzione della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio architettonico e naturalistico, attraverso una collaborazione che ci consentirà il miglior utilizzo, funzionalità, apertura e fruibilità del castello normanno e dell’intera area adiacente». 

«L’accordo raggiunto – ha aggiunto invece Pellegrino – produrrà senza dubbio un rilancio dell’offerta turistica attraverso una migliore promozione dei beni culturali, una gestione ottimale e una più ampia visibilità degli stessi. Come Parco naturale regionale delle Serre abbiamo avviato queste operazioni lungimiranti, scostando dal campanilismo gestionale locale i beni architettonici e storici, mettendoli in rete e aumentando sensibilmente l’attrattività turistica del comprensorio».

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