mercoledì,Dicembre 25 2024

Vibo, al via il primo Festival dell’archeologia e del turismo

L’iniziativa dell’Archeoclub vede coinvolti numerosi partner pubblici e privati. Per l’occasione istituito il premio dedicato Khaled All Asaad, custode di Palmira ucciso dall’Isis. Ecco tutti i dettagli

Vibo, al via il primo Festival dell’archeologia e del turismo

Il primo festival dell’archeologia dal titolo “Il mare e le sue genti” e il premio dedicato a Khaled All Asaad nascono da un’idea dall’Archeoclub di Vibo Valentia, diretto dalle archeologhe Anna Murmura (presidente), ed Anna Rotella (vice). Il progetto, concretizzatosi grazie alla collaborazione di Wwf, Associazione Italiana di cultura classica, Club Unesco e Fai di Vibo Valentia, Fondazione Murmura, progetto Croceneviera, Forum delle associazioni vibonesi, Medexperience, Veipocam, Gruppo Pubbliemme, Museo archeologico nazionale Vito Capialbi, segna di fatto l’istituzione del primo festival dell’archeologia e del turismo della provincia.

Vibo, città dei festival. Le due archeologhe, in una nota congiunta, anticipano l’iniziativa. «Nonostante le statistiche individuino la nostra provincia come l’ultima della graduatoria per qualità della vita, Vibo Valentia è la città di festival: dal Festival Leggere e scrivere del Sistema bibliotecario vibonese al Festival del Turismo sostenibile del Club Unesco di Vibo Valentia e dell’Associazione MedExperience, passando per il Festival della Scienza, il cui merito è da ascrivere al Liceo Scientifico – riporta la nota delle promotrici -. Per questo non poteva mancare, nella greca Hipponion e romana Valentia, dove sotto ogni casa, sotto ogni edificio si nascondono tesori di valore inestimabile, un festival dedicato all’archeologia. Speriamo possa diventare un punto di riferimento per l’archeologia di tutto il territorio vibonese, e possa proiettare la Calabria all’interno di quegli scenari europei e mondiali che le sarebbero propri, in virtù della storia millenaria e del suo passato».

Una dedica forte ed emozionante. Un evento che ha una dedica importante: «Abbiamo voluto iniziare questa avventura omaggiando Khaled all Asaad – prosegue la nota -, ucciso dall’Isis per non aver rivelato il luogo in cui aveva nascosto i tesori di Palmira di cui era custode e studioso». Parte attiva dell’organizzazione sia il Museo archeologico nazionale di Vibo, (la direttrice Adele Bonofiglio, ha patrocinato l’incontro-dibattito sul turismo culturale di domenica 19 maggio), che gli istituti scolastici liceo Capialbi (il cui preside Antonello Scalamandrè ha messo a disposizione lo spazio dell’aula magna per le prime due giornate del festival, 17 e 18 maggio), liceo classico artistico Morelli-Colao (che ha realizzato il piatto-targa che verrà dato come premio e coinvolgerà i suoi alunni come auditori), liceo scientifico Berto presente con alcune classi, l’istituto per i servizi della ristorazione, che curerà con gli chef della scuola, l’allestimento di un banchetto ispirato alla ricette dell’antica cucina romana riprese dal De cocuniaria di Apicio.

L’impegno del Gruppo Pubbliemme. Tra i privati, insieme al già citato Gruppo Pubbliemme, “Diano Viaggi” e “I Viaggi degli Dei” daranno il loro contributo presentando proposte per fare della Calabria meta di turismo sostenibile, e culturale. Inoltre, spazio al maestro Antonio Montesanti artefice del logo dell’evento. Il Gruppo Pubbliemme ha voluto sostenere la manifestazione garantendone visibilità attraverso le testate ed i media afferenti al Network LaC e curandone la comunicazione. «Abbiamo bisogno di fare cultura, parlare di cultura, e sensibilizzare un’opinione pubblica che, in Calabria, tende a volte a dimenticare il profondo valore delle nostre origini, e che spesso sottovaluta quanto sia importante, da un punto di vista strategico, puntare sulla conservazione dei beni archeologici anche in termini di promozione del territorio – ha dichiarato a tal proposito Domenico Maduli, presidente del gruppo leader nazionale nella comunicazione outdoor e crossmediale, ed editore del Network LaC -. La messa in sicurezza dell’immenso patrimonio che la storia ci ha lasciato in eredità – ha quindi concluso – è azione preliminare a qualsivoglia forma di sviluppo. Senza il nostro passato, non siamo niente. Per questo, abbiamo accettato con entusiasmo l’idea di sostenere l’evento, consapevoli del suo indiscusso valore culturale».

Le date. L’inaugurazione del festival avrà luogo presso il Liceo Capialbi venerdì 17 maggio 2019 alle 15 con la presentazione del libro “La figura, l’opera e la memoria di Khaled all Asaad”, realizzato dagli studenti, a seguito di un lavoro di ricerca coordinato dalla professoressa Murmura. Seguirà l’assegnazione del premio Khaled All Assad alla memoria di un altro grande archeologo, Sebastiano Tusa, fondatore della Soprintendenza del mare in Sicilia e di recente scomparso in un incidente aereo in Etiopia (ritireranno il premio i suoi familiari).

Il mare e le sue genti. Quanto all’aspetto prettamente scientifico, spazio agli interventi con “Il mare e le sue genti” quale tema comune, indagato dalla preistoria al periodo medioevale, negli aspetti squisitamente archeologici ma anche commerciali, numismatici, marittimi, epigrafici. Tornando a venerdì 17, tra i relatori ricordiamo Aurelia Speziale, Massimo Cardosa, Angelo Calzone, Giuseppe Collia (Immagini del mare sulla monetazione greco-romana). Il pomeriggio si concluderà con un concerto di musica classica a cura del Liceo Capialbi. Il giorno seguente, ancora il Capialbi ospiterà il professor Mosconi, Maria Teresa Lazzarini, Roberto Spadea, Battista Sangineto, Antonio Zumbo e Alfredo Sansone. Il pranzo del sabato 18, servito nei locali dell’Istituto per i servizi della ristorazione di Vibo Valentia vedrà una serie di preparazioni ispirate ad Apicio (evento a pagamento su prenotazione). Il pomeriggio, Giuseppe Hyeraci si alternerà allo storico ed artista Antonio Montesanti e a Franco Gallo

Il turismo culturale. Domenica 19, al Museo archeologico nazionale, via alla sessione dedicata al turismo culturale tra prospettive e proposte. L’incontro, moderato da Domenico Ruffo, prevede la presenza delle due soprintendenze archeologiche della regione, Polo Museale della Calabria, Club per l’Unesco di Vibo Valentia, Fai di Vibo Valentia, Tour Operator Diano Viaggi, progetto Parco Croceneviera, associazione guide turistiche provincia di Vibo Valentia, Pro loco Calabria. A chiudere i lavori, la visita guidata al museo.

top