Don Mottola, a Pannaconi eventi e incontri religiosi in vista della beatificazione
Al sacerdote verrà anche dedicata una piazza. Il parroco don Felice: «Momento importante per l’intera Calabria»
Una serie di eventi, incontri religiosi e giornate di preghiera per salutare la beatificazione del servo di Dio, don Francesco Mottola. È la sintesi del programma messo a punto dalla parrocchia San Nicola di Pannaconi, frazione di Cessaniti e dalla comunità Maria Santissima Annunziata di Piana Pugliese. Si tratta di un ciclo appuntamenti fortemente voluto dal parroco, don Felice Palamara. Don Mottola sarà ufficialmente beato il 10 ottobre prossimo. Una data particolarmente attesa dai fedeli della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
Il programma a Pannaconi
Martedì 28 settembre è prevista l’inaugurazione della piazza dedicata a don Mottola con benedizione della Casa della carità. La celebrazione eucaristica delle ore 18.00 sarà presieduta da monsignor Francesco Oliva.
Il 29 settembre invece in programma accoglienza della luce con consegna della lampada di don Mottola. La messa delle ore 18.00 sarà presieduta da don Enzo Gabrielli, postulatore della causa di beatificazione. A termine, consegna della lampada e della preghiera alle famiglie.
Il 30 settembre la comunità sarà impegnata del rosario vivente (ore 18.30) mentre il 3 ottobre con la veglia di preghiera con i paesi limitrofi (sempre alle ore 18.30). In occasione della beatificazione in parrocchia sarà trasmessa la messa con schermo gigante (ore 10.00). Il 13 ottobre, la parrocchia raggiungerà Tropea per pregare sulla tomba del nuovo beato.
Le parole di don Felice
Per don Felice: «È un momento importante non solo per Tropea, ma per tutta la nostra diocesi, per tutta la nostra terra di Calabria. La beatificazione di don Mottola è una risposta a tutti coloro che racchiudono questa terra in una cornice nera. La Calabria – evidenzia – è bella è terra di artisti, di uomini e donne che hanno costruito, è la terra di santità». L’evento «dev’essere per noi cristiani stimolo ad amare, custodire, difendere, vivere la vita nell’ amore. Don Mottola – chiosa il parroco – c’ insegna a volgere lo sguardo verso il crocifisso senza dimenticarci del crocifisso di carne che sono i poveri, gli ultimi».