Sclerosi multipla, partita anche a Vibo la “Settimana dei lasciti”
L’iniziativa promossa dall’Aism in collaborazione con il Consiglio nazionale del notariato mira ad offrire consulenza in materia successoria
Anche nella provincia di Vibo Valentia è partito l’annuale appuntamento con la “Settimana nazionale dei lasciti” promossa dall’Associazione italiana sclerosi multipla, in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio nazionale del notariato. La manifestazione si svolge su tutto il territorio italiano dal 21 al 27 gennaio. In ambito provinciale, l’appuntamento clou è previsto per sabato 26 gennaio. In quella data, infatti, al 501 Hotel di Vibo Valentia, a partire dalle 15.30, si svolgerà l’atteso incontro teso a sensibilizzare, ad informare e, soprattutto, ad offrire un servizio di consulenza in materia successoria, non solo riguardante il lascito testamentario, ma anche attinente a tematiche importanti quali la legge sul “Dopo di noi” e le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat). All’incontro di Vibo Valentia interverranno il presidente nazionale Aism Angela Martino, il presidente provinciale Aism Salvatore Lico e il notaio Armanda Ilaria Miceli. La campagna, dal titolo “Tu sei futuro”, nasce appunto per sensibilizzare sull’importanza dei lasciti solidali, necessari a realizzare i più importanti progetti di Aism e della sua Fondazione a favore delle persone affette da questa malattia. “Il mio presente è la sclerosi multipla, il mio futuro sei tu. Con un lascito ad Aism tu sarai quella cura che ancora non c’è”. Questo il motto dell’iniziativa tesa ad aumentare nei cittadini la consapevolezza sull’importanza di fare testamento e di poter decidere di contribuire a migliorare il futuro di molte persone alle prese con questa patologia e dei loro familiari, affidando il proprio impegno a una semplice volontà mediante un lascito solidale. La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante. Nel nostro paese si registra una nuova diagnosi ogni 3 ore. Colpisce per lo più i giovani sotto i 40 anni e le donne. Il 10 per cento della popolazione colpita non ha ancora compiuto 18 anni. In età pediatrica si manifesta in un momento di piena crescita delle funzioni cerebrali, portando all’insorgenza di problemi cognitivi e di disabilità fisica. Si capisce, dunque, quanto sia importante trovare fondi per dare un futuro alla ricerca scientifica, in modo da centrare l’obiettivo di scoprire la causa della malattia e la sua cura definitiva.