Pizzo, Castello Murat e Piedigrotta tra i siti preferiti dai turisti in Calabria
I due monumenti napitini nel 2015 hanno registrato presenze record con circa 100mila visitatori. Il sindaco Callipo esulta: «Strategia vincente».
«È la dimostrazione che abbiamo visto giusto quando abbiamo deciso di affidare all’esterno i servizi di accoglienza, informazione turistica e custodia di castello e chiesetta, vincendo le resistenze strumentali di chi parlava a vanvera di una svendita. Questi due straordinari siti museali sono e resteranno sempre della città, l’unica differenza è che adesso sono davvero fruibili dai turisti e rappresentano finalmente una concreta risorsa economica per la comunità napitina».
Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo reagisce con grande soddisfazione alla notizia che Castello Murat e Piedigrotta risultano tra i siti monumentali calabresi più gettonati, con circa 100mila visite nel corso del 2015. Un balzo in avanti notevole rispetto a due anni fa, quando ancora venivano gestiti direttamente dall’amministrazione comunale. A quel tempo, la chiesetta, che durante l’anno appena concluso ha fatto registrare circa 60mila presenze, si fermava a quota 15mila visitatori paganti.
«Molti ingressi, infatti, non venivano registrati a causa di una situazione di abusivismo che si era cronicizzata negli anni precedenti – spiega Callipo -. Era inconcepibile continuare così, soprattutto in considerazione dell’unicità di questo luogo e della sua popolarità, non soltanto tra i calabresi».
Anche il castello, in quel periodo, non se la passava benissimo, con appena 20mila visitatori a fronte dei 40mila di oggi. «Gli Lsu del Comune che ci lavoravano facevano il possibile – continua il primo cittadino -, ma gli orari erano quelli d’ufficio e occorrevano nuovi investimenti. Oggi sembra impossibile, ma il castello spesso restava chiuso di sera e nei week-end, con molti turisti che, soprattutto d’estate, andavano via delusi. Assurdo per una città che ripone proprio nel turismo le sue principali aspettative di crescita».
Così, nell’agosto 2013, il Comune emanò un bando di gara per la gestione dei due siti. Ad aggiudicarselo fu una cooperativa napitina, la Kairos, che oltre a presentare un progetto molto ambizioso e articolato, sbaragliò la concorrenza in fase d’asta, proponendo di trattenere per sé soltanto il 12 per cento dei futuri introiti. Condizioni economiche molto favorevoli per il Comune, che da allora ha visto lievitare in maniera esponenziale gli incassi con una contestuale riduzione delle spese. La Kairos, infatti, è indotta a dare il massimo per ammortizzare gli investimenti effettuati e assicurare introiti sufficienti a sostenere la propria gestione.