giovedì,Dicembre 26 2024

Donne, ‘ndrangheta e ribellione: Libera Vibo ne parla con “Fimmani ribelli”

Nel solco tracciato dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, l’associazione antimafia promuove un incontro sul tema al Sistema bibliotecario vibonese 

Donne, ‘ndrangheta e ribellione: Libera Vibo ne parla con “Fimmani ribelli”

Si terrà venerdì 30 novembre a Palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia l’incontro “Fimmani ribelli” organizzato da Libera Vibo Valentia. Storie di donne nei difficili contesti di ‘ndrangheta. «E’ così che vogliamo declinare il tema che colora il mese di novembre di rosa contro ogni tipo di violenza sulle donne – spiega Libera Vibo in un comunicato -. I dati nazionali che riguardano i femminicidi, gli abusi e le violenze sono allarmanti e purtroppo il Sud registra anche il più basso numero di denunce del Paese. Questo perché ad una cultura ancora profondamente patriarcale si aggiungono leggi sociali arcaiche e retrive frutto della sottocultura delle mafie molto radicate purtroppo, nella coscienza collettiva. Il punto di osservazione dell’incontro vuole vertere da un lato, sul ruolo di sudditanza a cui la ‘ndrangheta relega le donne, detentrici e trasmettitrici da generazione in generazione, delle regole impregnate di una cultura maschile e maschilista che le vuole succubi. Regole di vendetta, violenza e sangue. Donne che prendono il comando quando i loro mariti sono in carcere ma appena i loro uomini tornano liberi, devono subito restituire le redini e tornare subalterne. Dall’altro, narrare la nostra terra attraverso il coraggio di quelle donne che hanno trovato la forza di ribellarsi alla protervia mafiosa e di rivendicare il loro diritto ad essere libere e di vivere senza catene e paura. La storia di una Calabria terra di grandi contraddizioni, raccontata al femminile, unica vera strada per costruire cambiamento». Prosegue Libera Vibo: «Sono tante le storie di donne, mogli, madri, e figlie di boss che decidono di parlare, di alzare la testa e raccontare segreti più profondi contravvenendo a tutte le regole imposte loro di silenzio e omertà, e la maggior parte delle volte lo slancio di ribellione è alimentato dall’amore per i figli e la volontà di dar loro un futuro nuovo. Donne calabresi che chiedono aiuto allo Stato per fuggire da contesti in cui sono trattate da schiave prendendo consapevolezza dell’alternativa che per troppo tempo è stata negata». Questo progetto nasce dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria sull’esempio di don Italo Calabrò, guidato dal presidente Roberto Di Bella. “Liberi di scegliere” è nato prevedendo la limitazione o l’abrogazione della volontà genitoriali per sottrarre i figli ai boss delle cosche calabresi che vengono utilizzati per compiere reati. Negli anni, sono state le stessi madri a rivolgersi al Tribunale per poter ottenere per loro e per i loro figli, una speranza nuova. Donne, ‘ndrangheta e ribellione, dunque. Libera ne parlerà insieme a Stefania Figliuzzi, presidente del centro antiviolenza Attivamente Coinvolte; Vincenzo Chindamo, fratello di Maria; Andrea Grassi, Questore di Vibo Valentia; Ciro Luca Lotoro, Sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia; Ernesto Francia, autore del libro “Coraggio e Ribellione. Le donne calabresi contro la ‘ndrangheta”; Mario Nasone, coordinatore regionale osservatorio violenza di genere. Coordina Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.

 

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