Unione ciechi e Alberghiero a Vibo insieme per informare gli studenti
L’incontro divulgativo nell’ambito della nuova edizione “Mondi che si incontrano” e della campagna “Occhio agli occhi”
Nuova edizione di “Mondi che si Incontrano”, giornata informativa riguardante gli ausili utilizzati dai ciechi e dagli ipovedenti nei vari ambiti del vivere quotidiano (scolastici, di accesso all’informazione, medicali, casalinghi). L’iniziativa ha avuto all’istituto Alberghiero di Vibo Valentia ed è stata rivolta, in special modo, agli studenti e ai docenti. Il saluto di apertura è toccato dirigente scolastico Pasquale Barbuto che ha anticipato quello del presidente U.I.C.I. Rocco De Luca, il quale ha introdotto la tematica, poi trattata nei suoi aspetti teorici dal segretario dell’Unione Paolo Massaria, fino a giungere – attraverso l’utilizzo pratico dei vari ausili – ad una concreta esperienza sul campo, guidata dal vice presidente Giuseppe Bartucca e dal consigliere regionale e territoriale Francesco Bretti. Così, dall’esposizione iniziale – relativa alla “definizione di cecità e ipovisione e al ruolo dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti” – si è giunti a calarsi, seppur brevemente, nel “sistema di lettura e scrittura braille, nell’utilizzo del pc e della barra braille, del cellulare, dei vari strumenti di codificazione vocale, del video ingranditore e di molto altro”. In chiusura, le testimonianze di Antonella e Arianna, che hanno parlato del loro “vivere accanto ai non vedenti grazie al Servizio civile nazionale”. Tale momento di formazione e sensibilizzazione rappresenta un aspetto del cammino intrapreso dall’istituto Alberghiero nella conoscenza e prevenzione delle patologie visive, profilassi che si è attuata attraverso due giornate di screening sugli studenti, nell’ambito della campagna “Occhio agli occhi”, attività curata dall’oculista dell’Asp Gabriele Fera, il quale ha eseguito 66 controlli e rilevato 18 casi patologici, con un’incidenza percentuale del 27%. Il presidente dell’Uici De Luca ha espresso viva soddisfazione per il percorso da anni intrapreso affermando che “La conoscenza avvicina e le testimonianze di chi vive nell’ombra portano luce e civiltà”.