Festival Leggere&Scrivere, si rinuncia al bando della Regione: al via una raccolta fondi
Per gli organizzatori dell’evento rimane l’unica strada percorribile per realizzare l’importante kermesse culturale. Ecco tutti gli ostacoli che hanno reso impossibile il finanziamento
Nessuna partecipazione al bando della Regione Calabria, ma si darà avvio a una raccolta fondi con lo scopo di mettere ugualmente in piedi il Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia. Evento che da anni si svolge per una settimana all’interno della suggestiva cornice dello storico Palazzo Gagliardi. Lo ha deciso l’organizzazione della kermesse culturale che fa riferimento al Sistema bibliotecario vibonese. Come si ricorderà, era stato il fondatore, nonché direttore artistico dell’evento, unitamente a Maria Teresa Marzano, Gilberto Floriani, a denunciare qualche giorno fa, attraverso il suo profilo social, che il bando predisposto dalla Cittadella Regionale quest’anno «per imperscrutabili ragioni» aveva fatto praticamente «tabula rasa di tante belle esperienze cresciute nel tempo» e che invece di consolidarle la Regione «ha voluto cambiare tutto». [Continua in basso]
Al bando, infatti, potrà accedere al contributo previsto per il 2021 solo chi presenterà un progetto di almeno 350.000 euro. Sarà concesso un contributo massimo di 210.000 euro e riconosciuti costi in natura per 52.500 euro, mentre 87.500 euro dovranno essere a carico del proponente, di sponsor e sostenitori vari. Troppo complicato, quindi, pensare di partecipare. I fondi non ci sono e il bando, così come è stato predisposto e concepito, non dà le necessarie garanzie che le risorse arrivino e, soprattutto, in tempo utile.
«Vanno sul sicuro – ha infatti spiegato giorni addietro sempre il direttore – solo i percettori di contributi ministeriali (Fondo unico spettacolo) che non fanno cumulo. Una differenza di trattamento non da poco. A queste condizioni difficilmente un festival letterario che non gode del Fondo unico spettacolo potrà essere finanziato». Ieri, poi, l’annuncio di Floriani di avere deciso, unitamente a tutto lo staff che da anni lavora senza risparmiare energie alla realizzazione del Festival, di non partecipare al bando. Di fare un definitivo passo indietro, ma non per questo rinunciare al Festival soprattutto nell’anno in cui la città è stata nominata Capitale italiana del libro 2021. [Continua in basso]
«Per noi è impossibile aderire – ha sottolineato dunque ieri il direttore – . Ci abbiamo riflettuto parecchio e abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi. All’indomani della notizia che quest’anno il Festival molto probabilmente non si sarebbe potuto svolgere, abbiamo avuto tanti attestati di stima e di vicinanza da parte della comunità vibonese, ma non solo. Questo vuol dire che Leggere&Scrivere oramai è diventato un patrimonio della nostra città. E così deve essere in quanto l’evento non è mio o di altri, ma è dei cittadini vibonesi. Della città di Vibo Valentia. Per tale ragione – ha precisato ancora Floriani – procederemo con una raccolta fondi che mi auguro possa dare i risultati che noi speriamo per dimostrare anche che il titolo di Capitale italiana del libro non è giunto per caso in questa città».
In merito, c’è già stata, nell’immediatezza della notizia che il Festival avrebbe potuto chiudere i battenti, la presa di posizione del senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, il quale ha rivolto un appello a tutti gli imprenditori, vibonesi e non, affinché – queste le parole del parlamentare – «vogliano contribuire al raggiungimento della cifra necessaria per assicurare lo svolgimento del Festival anche nel 2021. Per quanto mi riguarda da parlamentare, imprenditore e cittadino, sono pronto a fare la mia parte e a dare il mio contributo. Spero che tanti altri estimatori del Festival possano fare lo stesso». Impegno a contribuire, come amministrazione comunale alla realizzazione del Festival, è giunto poi anche dal sindaco Maria Limardo, Insomma, si punta sull’orgoglio collettivo di un’intera città, ma anche del suo territorio provinciale, per non perdere un appuntamento che negli anni ha saputo trasformare Vibo Valentia in un autentico punto di riferimento nel panorama culturale della regione. Di più: una rassegna che ha proiettato il capoluogo sul palcoscenico culturale nazionale. Una vetrina che, dunque, non si può e non si deve perdere.
Fermo restando che vanno tutte chiarite le responsabilità politiche di una Regione Calabria, a trazione centrodestra (stesso colore politico del senatore Mangialavori e del sindaco Limardo), che ha scelto di modificare quest’anno il bando per ottenere i contributi rendendo praticamente impossibile – per come denunciato da Gilberto Floriani – la partecipazione per kermesse come il Leggere&Scrivere.