A Zambrone cresce l’attesa per il Tamburello festival
Il tema della 14esima edizione, “Accordi e ricordi”, sarà esplicitato dalla presentazione dell’evento, in programma il 18 agosto, a cura del sindaco Corrado L’Andolina
Il Tamburello festival giunge alla XIV edizione. Il titolo prescelto per l’evento del 18 agosto che sarà realizzato nel centro abitato di Zambrone é “Accordi e ricordi”. L’introduzione reca la firma del sindaco, Corrado L’Andolina, figlio dello storico presidente onorario del sodalizio, Salvatore L’Andolina, scomparso lo scorso 4 aprile e che ha scritto tutte le precedenti presentazioni. La riflessione, a cura del primo cittadino, «parla di accordi, appunto, intesi come concordia, presupposto dell’unione familiare e del progresso di ogni comunità. Una concordia che rinsalda quel legame che unisce segretamente i cuori e indica una coerente direzione ai gesti e all’operato delle persone. E un’armonia che è la donazione del meglio di sé, stabilizzazione e reciprocità d’affetto. La via maestra che offre all’animo l’emancipazione da ogni limite creato dall’insofferenza, dall’incomprensione e da tutte le contingenze del divenire quotidiano».
La presentazione si sofferma, anche, «sui ricordi definiti dal sindaco in termini di sentimenti, fatti e persone indissolubilmente legati al vissuto che è l’insieme delle esperienze ordinarie e straordinarie individuali e collettive. Sentimenti che nobilitano ogni decisione morale e ogni soluzione etica». Il Centro studi Aramoni, retto dal presidente Anna Collia ha stilato un programma in linea con gli anni passati: qualità e originalità, le parole d’ordine. I primi a suonare saranno Antonio Critelli, Danilo Gatto e Sasà Megna, tre esperti ricercatori e ottimi suonatori di musica tradizionale. A seguire, i Re Niliu che registrano al loro interno la presenza dello storico fondatore Ettore Castagna (lira, chitarra, voce, fiati), Nico Canzoniero (chitarra elettrica, basso), Chiara Mastroianni (voce, tamburello), Mimmo Mellace (batteria, percussioni), Giuseppe Muraca (zampogne, voce, lira, fiati). Concerto conclusivo affidato agli ospiti salentini della Compagnia Aria Corte. I pupi di Mattia Barbalaco, la Cameiuzza, l’esposizione artigianale, la proiezione delle foto d’epoca dedicata all’elemento coreutico-musicale calabrese (coadiuvata dalle ricerche di Chiara Mastroianni), la ricca sagra aramonese (con i suoi duplici banconi: dolce e salato) completeranno la serata clou della Kermesse Aramonese curata dall’amministrazione comunale. Il logo di quest’anno è stato ideato dalla grafica Ilenia Raffa. In apertura, la scrittrice Giusy Staropoli Calafati leggerà spezzoni di alcune passate presentazioni, in memoria del compianto professore Salvatore L’Andolina. Tutti gli approfondimenti dedicati al festival sono inseriti nel sito www.aramoni.it
LEGGI ANCHE: Estate a Zambrone, presentata la terza edizione della “Kermesse Aramonese”