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Mileto, commemorati i 920 anni dalla morte di Ruggero I D’Altavilla

Il nobile normanno a metà dell’anno mille elevò la città a capitale della propria contea. Messa di suffragio e omaggio floreale ai piedi della statua situata nella villa comunale

Mileto, commemorati i 920 anni dalla morte di Ruggero I D’Altavilla

Sono trascorsi 920 anni dalla morte di Ruggero I D’Altavilla, colui che a metà dell’anno mille fece di Mileto la propria capitale, nell’ambito del processo di rilatinizzazione del meridione d’Italia attuato dai normanni. Lanniversario, nonostante sia passato tanto tempo, anche quest’anno è stato celebrato con tutti gli onori nella “sua” città prediletta. A Mileto, infatti, il Gran conte è stato commemorato dapprima con una messa di suffragio celebrata nella Badia e poi con una cerimonia svoltasi nella villa comunale, davanti alla statua bronzea elevata nell’ottocento in suo onore al centro dello spazio pubblico. La messa votiva è stata celebrata dal direttore dell’Ufficio liturgico diocesano don Antonio Preiti, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, del vice Domenico Pontoriero, dell’assessore Rosa Alba Gangemi e di altri esponenti dell’amministrazione comunale e del mondo associativo. [Continua in basso]

«La storia della nostra comunità – ha spiegato il sacerdote-benedettino nella sua omelia, rifacendosi al fatto che Ruggero aveva elevato a Mileto un’abbazia-mausoleo intitolata alla Santissima Trinità – anche per altri versi appare ‘trinitaria’, tant’è che il permanere di questo culto orante supera le calamità che più volte ne hanno devastato luoghi, persone, ricordi. Oltre le vicissitudini del tempo siamo qui, stasera, nel nome della Trinità riuniti in preghiera. Ad elevare il sacrificio eucaristico in suffragio del nostro sovrano che più di novecento anni fa da questi luoghi iniziò a configurare l’idea unitaria del meridione come poi è pervenuto a noi. La nostra gratitudine a Ruggero I, pertanto – ha proseguito – sia costruttiva e viva, nella riedificazione continua di una identità culturale ben salda alle sue radici: che vada però oltre il mero ricordo celebrativo, la mera reminiscenza di vicende lontanissime, per concretizzarsi in un impegno quotidiano alla dignità, al valore, alla bellezza che devono e possono ancora connotare questi luoghi che tanta importanza strategica ebbero in quel decisivo frangente tra l’XI e il XII secolo». Al termine della sacra funzione le celebrazioni per l’anniversario della morte di Conte Ruggero sono, come detto, proseguite nella villa comunale. Qui, dopo l’intervento del socio dell’Accademia Milesia Franco Calzone che ha permesso di delineare la figura del nobile normanno, a deporre un omaggio floreale ai piedi della statua bronzea sono stati il sindaco Giordano in fascia tricolore e il comandante di Polizia municipale Renato Parrone.

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