L’ultimo libro di padre Maffeo resta in bozze: i cittadini si mobilitano per pubblicarlo
Lo scalabriniano è deceduto nelle scorse settimane. La scrittrice e consigliera comunale Giusy Staropoli Calafati lancia un messaggio: «Il suo lavoro di ricerca non deve andare perduto ma serve un aiuto»
Padre Maffeo Pretto si è spento qualche giorno fa dopo una vita dedicata alla Chiesa e alle sue comunità. Il suo amore verso la storia locale continua però a dare frutti. Ad agosto verrà dato alle stampe l’ultimo lavoro del missionario scalabriniano veneto che ha dedicato l’esistenza allo studio della Calabria e alla pietà popolare. Fu per lunghi decenni un punto di riferimento per tutti gli studiosi di pietas. Un ulteriore tassello della sua intensa attività di ricerca è rappresentato dal suo ultimo libro, rimasto in bozze. Ma per chi lo ha conosciuto, il suo lavoro deve poter aver continuità.
L’ultimo libro di padre Maffeo
A lanciare un appello, Giusy Staropoli Calafati, scrittrice e consigliera d’opposizione al Comune di Briatico: «Il suo lavoro non si deve perdere. Ma per riuscire in questo intento – spiega – serve un buon sostegno economico che ci aiuti a pubblicare la sua ultima opera, quale completamento delle sue certosine ricerche, di cui la Calabria ha sempre e convintamente, beneficiato». Anche un semplice cittadino può contribuire, prenotando già da adesso la copia del volume “La Calabria e la sua cultura popolare tradizionale”, prezzo di copertina 25 euro.
L’amore per la Calabria e le sue tradizioni
«I libri di padre Maffeo oggi arricchiscono le più importanti biblioteche della Calabria e non solo. Veneto di origine e calabro di adozione – evidenzia la Staropoli Calafati – lascia alla Calabria, amata come fosse terra sua, un’eredità dal valore inestimabile. Tutta raccolta nei suoi libri».
Prenotare è possibile anche scrivendo alla scrittrice briaticese: «Assieme al gruppo di giovani della comunità di Favelloni, con cui padre Maffeo ha portato avanti negli anni, i suoi studi, ho deciso e responsabilmente, per il bene che gli ho voluto, la grandezza che gli va riconosciuta, il suo operato nella comunità di Briatico, e per amore della nostra Calabria, a cui solo la cultura cambierà le sorti, di prendermi questo impegno», conclude infine.