Cava romana di Nicotera, il Comune avvia l’iter per acquisire il terreno
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marasco punta a valorizzare il sito e renderlo fruibile. L’area venne alla luce negli anni Settanta grazie al lavoro dell’archeologo Solano
Il Comune di Nicotera nei giorni scorsi ha avviato l’iter per l’acquisizione al patrimonio comunale dell’antica cava romana. I dettagli sono contenuti in una delibera di giunta attraverso la quale, l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Marasco ha esplicitato la volontà di «promuovere ogni aspetto teso alla valorizzazione e alla fruizione dei beni culturali cittadini promuovendone al contempo la millenaria storia».
La cava romana
In tale contesto, s’inserisce l’acquisizione dell’area vincolata dal Ministero dei beni e attività culturali in cui sorgono «i resti di un sito utilizzato nell’arco cronologico compreso tra la fine del I e fino al IV secolo d.C in cui sono stati rinvenuti resti di elementi architettonici in fase di realizzazione». L’antica cava è stata scoperta dall’archeologo locale Achille Solano nel 1972 in località Agnone. Un sito di grande valenza storica che testimonia la ricchezza e la produttività della cittadina costiera. In base agli studiosi, tra le colonne custodite nel Museo nazionale romano delle terme di Diocleziano ve ne sarebbero alcune provenienti proprio dalla cava di Nicotera. Altre colonne realizzate nell’impianto si rinvengono in ambito regionale, poi riutilizzate in epoca cristiana nella chiesa di Santa Eufemia Vetere e nell’antica cattedrale di Mileto.
L’acquisizione del terreno
Il percorso avviato dal Comune punta dunque alla fruizione della Cava «tenuto conto che per procedere ad una eventuale sistemazione per la fruizione dell’area si rende necessario acquisire il terreno mediante procedura espropriativa o di acquisto in via bonaria sul libero mercato».
Con la delibera, il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Carmelo Ciampa, dovrà «porre in essere tutti i provvedimenti necessari per verificare la fattibilità dell’acquisizione del terreno in analisi, mediante relazione tecnica con la valutazione economica dell’ immobile con la determinazione della congruità del prezzo che permetta la successiva individuazione della fonte di finanziamento », si legge infine nella delibera.