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Mileto, la Regione sblocca i 350 mila euro destinati al Parco archeologico

Soggetto attuatore del progetto teso alla valorizzazione dell’unico Parco medievale della Calabria sarà il Comune. Il sindaco: «Ci attiveremo rapidamente»

Mileto, la Regione sblocca i 350 mila euro destinati al Parco archeologico
Il parco archeologico di Mileto

Sarà il Comune di Mileto il soggetto attuatore del progetto di valorizzazione del locale Parco archeologico medievale dell’antica capitale normanna, promosso dalla Regione Calabria con un finanziamento di 350 mila euro. L’amministrazione cittadina guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano si è così vista accogliere l’istanza – già avallata dal Segretariato regionale del MiC diretto da Salvatore Patamia – di gestire in prima persona l’iter dei lavori. [Continua in basso]

«Sono molto contento di questa decisione – sottolinea al riguardo il primo cittadino di Mileto – che sblocca un finanziamento importante per il rilancio del Parco archeologico, unico di età medievale in Calabria. Ringrazio per questo il presidente Nino Spirlì e la giunta regionale, nonché il direttore Patamia, assicurando che sin da subito ci attiveremo per portare avanti le pratiche necessarie per giungere alla sottoscrizione della convenzione con la Regione. Sono certo che riusciremo a mettere in campo una progettualità valida, che in sinergia con gli altri enti coinvolti ci consenta di spendere questa somma e dare ulteriore respiro all’offerta culturale del territorio miletese e calabrese. Il nostro Parco – prosegue – conserva le rovine dell’antica città eletta da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea, il che ne fece il centro degli interessi religiosi, civili, economici e sociali dell’epoca. A Mileto, tra l’altro, nacque Ruggero II, nonno di Ferdinando II, stupor mundi e re di Calabria e Sicilia».
Il progetto si inserisce in uno scenario di più ampio respiro, che punta alla ripresa del settore culturale attraverso la valorizzazione di siti di interesse internazionale, da collegare sinergicamente facendo rete e dando maggior risalto all’enorme patrimonio storico-archeologico della regione.

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