mercoledì,Dicembre 18 2024

Cessaniti, la provinciale 82 fa paura. Gli utenti: «S’intervenga subito» – Video

L’arteria in parte franata rappresenta un pericolo. I cittadini chiedono risposte sui tempi per il ripristino e messa in sicurezza

Cessaniti, la provinciale 82 fa paura. Gli utenti: «S’intervenga subito» – Video

Chiedono interventi celeri per la messa in sicurezza di un’arteria stradale di vitale importanza. Preoccupano le condizioni della sp 82 nei pressi dell’ex discarica Badia-Falcone, alle porte di Cessaniti. Da circa un anno, infatti, parte della strada ha ceduto sotto il peso delle piogge.

Gli utenti: «Quel tratto fa paura»

Le immagini, postate da Mario Colaci (fotografo), lasciano davvero poco spazio all’immaginazione. Il tratto di provinciale che collega i centri di Briatico e Cessaniti con Vena e Vibo Valentia è compromesso. E c’è paura. Il timore, soprattutto nei giorni di maltempo, è quello di finire nel dirupo. Non solo. I rischi di nuovi cedimenti agitano gli animi degli automobilisti costretti anche a fare i conti con una segnaletica carente: «Per non parlare del guard rail che in alcuni punti risulta gravemente danneggiato. Da tempo chiediamo un intervento ma ancora nulla di concreto», spiega Colaci.

Sp 82, foto Colaci

Il traffico lungo la sp 82

Il passaggio di autobus e mezzi è continuo lungo la sp 82, sia di notte che di giorno. Il traffico aumenta in estate poiché la strada mette in collegamento i paesi collinari con le zone costiere e il mare: «Come cittadini siamo arrabbiati, amareggiati. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», ribadiscono.

Gli utenti si domandano se sono stati programmati lavori, lo stato dell’iter per la messa in sicurezza, quanto ancora si dovrà attendere. In pieno periodo estivo, lo scorso anno, venne finanche realizzato un sit-in di protesta. La mobilitazione richiamò l’attenzione della stampa ma grandi cambiamenti – ad oggi – non se ne registra. Ora, un nuovo appello: «Si rischiano gravissimi incidenti. Non si aspetti “la tragedia” per fare qualcosa, bisogna intervenire subito», concludono.

Articoli correlati

top