Piantagione di marijuana a Briatico, assolto l’imputato
Non dimostrata la sua responsabilità per la coltivazione rinvenuta in località Beluga dai carabinieri
Il Tribunale di Vibo Valentia ha assolto Rosario Antonio Romano, 68 anni, di San Leo di Briatico (attualmente imputato anche nella maxi inchiesta Rinascita-Scott), dal reato di coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marjuana. I fatti risalgono ad agosto del 2016, quando i carabinieri di Briatico nel corso di un servizio di perlustrazione finalizzato alla ricerca di stupefacenti, rinvenivano in località Beluga di Briatico, una piantagione di marjuana composta da 100 piante di altezza variabile da uno a tre metri. Dagli accertamenti compiuti dai carabinieri risultava che la piantagione si trovava nei pressi di un altro terreno coltivato ad ortaggi da parte di Rosario Romano. Veniva anche accertato che il tubo in gomma che irrigava la piantagione era dello stesso tipo di quello utilizzato per innaffiare gli ortaggi. Romano veniva pertanto denunciato alla Procura di Vibo per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente.
L’avvocato Giuseppe Bagnato, difensore dell’imputato, nel corso del processo ha fatto emergere che il terreno in cui è stata rinvenuta la piantagione non era riconducibile al Romano, mentre la similitudine dell’impianto di irrigazione non poteva essere dimostrativo di alcuna responsabilità in assenza di altri elementi che potessero dimostrare che l’imputato si fosse in qualche modo occupato della coltivazione della marjuana. L’ufficio di Procura aveva chiesto la condanna dell’imputato ad un anno e 6 mesi, ma il Giudice, in accoglimento delle argomentazioni della difesa, ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto.
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