Cimitero di Vibo, il Comitato propone nuove assunzioni con i soldi delle lampade votive (VIDEO)
Il fondatore Mariano Piro chiama in causa la politica, a suo dire “silente” sul caso dei nuovi orari e stimola l’amministrazione a risolvere il problema della carenza di personale
«Molte persone sulle recenti problematiche emerse non solo per il cimitero di Vibo Città, ma anche per i cimiteri delle frazioni che riguardano i nuovi orari di apertura e chiusura, la pulizia ed il decoro degli stessi, l’assegnazione di nuovi suoli e loculi cimiteriali ed altro, hanno chiesto al Comitato Pro cimitero di intervenire, per sapere perché i consiglieri comunali eletti nel Comune di Vibo Valentia, che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini Vibonesi, non si attivano per risolvere questa situazione paradossale riferita ai cimiteri del nostro territorio. Perché gli stessi restano in silenzio?».
A riferirlo in un nuova comunicazione, dopo la “raccolta firme di protesta” avviata nei giorni scorsi, è Mariano Piro, attivista e fondatore del comitato di cittadini che si batte per i servizi cimiteriali e tra i primi a denunciare i disagi causati dal nuovo cambio di orari di apertura del cimitero di Vibo città. Piro chiama in causa, dunque, i rappresentanti del popolo a Palazzo Luigi Razza a suo dire assenti rispetto al problema. Un’iniziativa consiliare, a dire il vero, è stata assunta nei giorni scorsi dal gruppo d’opposizione formato da Antonio Lo Schiavo, Loredana Pilegi, Rosario Tomaino e Maria Fiorillo, che ha presentato un’interrogazione in tal senso a sindaco e assessori.
Piro, da fondatore del comitato insieme al presidente Piero lannello ed a tanti altri interlocutori, ritiene ora che «non è assolutamente concepibile che a Vibo Valentia stia accadendo tutto questo e diciamo ad alta voce che andare a visitare tutti i giorni i propri defunti, è un sacrosanto diritto che non si può togliere a nessuno. Chiediamo la massima considerazione per i nostri defunti e per tutti quei cittadini che vogliono che un luogo sacro venga rispettato. Questa amministrazione comunale – aggiungono – con le limitazioni stabilite per i cimiteri cittadini, sta mortificando e penalizzando tantissime persone».
Quindi la proposta: «per risolvere la “carenza di personale” e per ripristinare gli orari di apertura e chiusura del cimitero come erano in precedenza, proponiamo che i soldi che si ricavano dal costo delle lampade votive, circa 70mila euro annui, vengano utilizzati da dare come incentivo a chi vuole andare a lavorare nelle sedi cimiteriali. Siamo sicuri che con la tanta disoccupazione che c’è in giro e con le tante privazioni o limitazioni che ogni famiglia è costretta ad avere per arrivare a fine mese, specie con i tempi che corrono, quanto da noi proposto possa essere attuato».
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