Strada del Mare chiusa da novembre: la Provincia di Vibo chiamata ad intervenire
Il Consiglio comunale di Joppolo adotta una delibera ed interessa Prefettura, Regione ed altri enti per la riapertura della fondamentale arteria stradale
Richiesta formale al prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, per intervenire sull’amministrazione provinciale e sulla Regione al fine di intervenire in tempi brevissimi sulla grave situazione della strada provinciale numero 23 che dal novembre scorso risulta chiusa al traffico nel tratto Joppolo-Coccorino per la caduta di enormi massi. Al tempo stesso, il sindaco di Joppolo Carmelo Mazza è stato autorizzato a chiedere formalmente alla Provincia di Vibo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente al fine di definire, in sinergia con la stessa amministrazione, la tempistica e le modalità di intervento a breve e medio-lungo periodo per la risoluzione della grave problematica e per far sì che i cittadini non vivano in uno stato di forte disagio, ma abbiano gli stessi diritti riservati a tutti gli italiani e difesi dalla Costituzione.
E’ quanto deliberato dal Consiglio comunale di Joppolo in accoglimento di una proposta avanzata, a nome di tutto il gruppo di maggioranza, dal consigliere comunale Giovanni Preiti. L’intento è quello di “svegliare” dalla sonnolenza chi è deputato a riaprire l’importante arteria stradale – la Provincia di Vibo, in primis – mettendo mani alle opere di sicurezza. Si tratta infatti dell’unica strada che collega Tropea, Ricadi e Spilinga a Joppolo, Nicotera e Rosarno. La sua chiusura sta di fatto negando diritti sanciti dalla Costituzione, come il diritto allo studio di alunni ed insegnanti che per raggiungere Tropea (o le scuole delle frazioni Coccorino e Coccorinello) devono inerpicarsi su altra stradina pericolosa ed a rischio frana, ma anche il diritto alla salute, atteso che raggiungere l’ospedale di Tropea da Joppolo e Nicotera è divenuto impossibile.
Senza contare la limitazione alla libertà di movimento ed il diritto alla sicurezza. Una situazione paradossale che impedisce persino il normale collegamento fra Joppolo e la sua frazione di Coccorino, oltre a creare notevoli problemi pure alle stesse forze dell’ordine, atteso che il Comando della Compagnia dei carabinieri ha sede a Tropea e per raggiungere i centri di Joppolo, Nicotera e Limbadi e viceversa, pure i carabinieri devono affrontare percorsi alternativi più lunghi compromettendo così l’efficienza del servizio e la sicurezza dei cittadini.
La delibera votata dal Consiglio comunale di Joppolo autorizza inoltre il sindaco a coinvolgere formalmente i sindaci dei comuni vicini (Nicotera, Limbadi, Ricadi, Spilinga) nell’istituendo tavolo tecnico permanente al quale le amministrazioni possono incontrarsi e confrontarsi.
La delibera, oltre che alla Provincia ed alla Prefettura di Vibo, è stata inviata anche alla Regione Calabria, alla Protezione civile in Vibo Valentia, al comando provinciale dei vigili del fuoco di Vibo, alla Stazione dei carabinieri di Joppolo, all’Ufficio tecnico del Comune di Joppolo ed alla polizia municipale.
Dopo oltre tre mesi dalla frana e dalla chiusura della strada, nessuna determinazione ufficiale è stata presa dalla Provincia di Vibo, nonostante si tratti della “Strada del mare”, la più costosa opera pubblica mai pensata nel Vibonese (63 milioni di euro il costo dei lavori complessivi mai portati a termine) e che nelle intenzioni avrebbe dovuto collegare Pizzo Calabro a Rosarno passando lungo la costa.
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