Scuole aperte a Vibo, anche i “genitori responsabili” cedono. Ma c’è chi insiste: «Mio figlio a casa»
Ancora qualche resistenza per la ripartenza in presenza. Un numero sparuto di genitori infatti, ha deciso di non mandare i figli in classe
Riparte la scuola in presenza anche per gli alunni delle materne, elementari e medie di Vibo Valentia. Un ritorno tra i banchi, preceduto da uno screening a tappeto sulla popolazione scolastica a cui ha aderito il 75% degli studenti. Su 2.764 test processati solo in due sono risultati positivi. Numeri incoraggianti che però non sembrano aver convinto tutti.
A scuola, ma con riserva
Rientrati in classe, ma con riserva, anche i figli dei rappresentanti del comitato spontaneo “genitori responsabili” che non intendono però abbassare la guardia: «Continuiamo ad avere molte remore circa il rientro a scuola, sia per i prossimi giorni, ma soprattutto per il prosieguo – si legge in una nota – Tra una settimana la situazione, infatti, potrebbe essere stravolta. Come sempre abbiamo detto, avremmo preferito – alla luce del ritardo nei tracciamenti, della mancanza di chiarezza sulle misure adottate e del periodo invernale che porta con sé sintomi influenzali e conseguente discriminazione nella fruizione della Dad – rinviare il rientro per evitare situazioni di chiusure e aperture stop-and-go. Una presa di posizione ribadita anche ieri durante la conferenza stampa allargata ai dirigenti scolastici indetta dal sindaco Maria Limardo.
A Vibo Marina solo il 60% di studenti
Chi invece non ha ceduto all’appello del primo cittadino sono stati molti genitori dell’Amerigo Vespucci di Vibo Marina, dove questa mattina erano poche le classi al completo. «Niente scuola – avvertono – fino a quando non arriveranno i dati epidemiologici dall’Asp». Situazione differente nella città capoluogo dove il 95% degli alunni è invece rientrato in aula.
Dad in altri centri del vibonese
Slittate le lezioni in presenza nella scuola elementare di Stefanaconi dove i 9 casi dubbi di positività al virus hanno fatto rinviare di un giorno l’avvio delle lezioni. Didattica a distanza invece a Fabrizia e Piscopio, dichiarate zona rossa fino al 23 gennaio.