domenica,Novembre 24 2024

Una famiglia del Vibonese nel mirino dei malviventi: escalation criminale senza fine

Una bomba è stata fatta esplodere contro il cancello dell’abitazione di Vittorio Cocciolo vittima da mesi di diverse intimidazioni, fra animali uccisi, incendi ed auto danneggiate 

Una famiglia del Vibonese nel mirino dei malviventi: escalation criminale senza fine

Ancora intimidazioni e minacce ai danni della famiglia Cocciolo-Panzitta di Caroniti e la situazione diviene sempre più insostenibile. Una bomba è stata infatti lanciata contro il cancello dell’abitazione di Vittorio Cocciolo non lontano dalla chiesa del paese. Il boato è stato avvertito da tutti gli abitanti del piccolo centro alle pendici del Monte Poro e poche ore dopo un altro tentativo di gettare un’altra bomba all’interno del cortile di casa Cocciolo non è andato a buon fine sol perché i malviventi si sono accorti della presenza del proprietario al quale hanno urlato nel buio della notte – per come denunciato da Vittorio Cocciolo – frasi ingiuriose prima di allontanarsi a bordo di un furgone. 

Come se non bastasse, nella giornata di ieri un vicino di casa dello stesso Cocciolo – che per l’episodio della bomba ha sporto regolare denuncia ai carabinieri della Stazione di Joppolo – con una spranga di ferro ha distrutto la telecamera esterna dell’abitazione di Cocciolo, facendo poi danni alla recinzione della casa.

Una famiglia che da mesi vive nel terrore, dunque, con un’escalation criminale che non conosce soste e che il 20 dicembre scorso aveva fatto registrare la rottura di tutti i vetri dell’auto di Domenica Panzitta, preceduta dall’incendio del portone di casa e dall’uccisione di diversi animali da cortile bruciati vivi. Sino al tentativo di impiccagione di un cane della famiglia attraverso l’uso di una grossa catena e l’uccisione nel mese di agosto di diverse galline infilzate ai pali delle recinzioni in ferro della famiglia presa di mira. Anche un’auto era stata parzialmente danneggiata da un incendio. 

 

Oltre dieci le denunce inoltrate negli ultimi mesi ai carabinieri di Joppolo, ma al momento nessuno dei malviventi è stato assicurato alla giustizia. Cresce quindi sempre più il senso di insicurezza e di sfiducia a Caroniti e dintorni. Persino in concomitanza con un’intervista alla famiglia presa di mira, realizzata dall’emittente La C, si era registrata una vera e propria aggressione ai danni di Gennaro Punturiero, di 22 anni. 

Chi è chiamato a dare risposte lo faccia. Ed in fretta anche. Caroniti, che ha dato i natali a San Gennaro e gode di una posizione panoramica invidiabile, merita di essere conosciuto per ben altro. 

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