Omicidio di Prestia Lamberti: al via la perizia sul 15enne reo confesso del delitto
Congelati i termini di custodia cautelare per tutto il tempo necessario agli esami degli specialisti in psichiatria infantile
E’ stato ufficialmente conferito ad uno specialista in psichiatria infantile di Napoli l’incarico peritale deciso dal gup di Catanzaro per stabilire se Alex Pititto, il 15enne di Mileto accusato di aver ucciso a colpi di pistola il 16enne Francesco Prestia Lamberti, al momento del delitto fosse capace di intendere e volere e consapevole di quanto stava per portare a termine. La Procura dei minori di Catanzaro, dal canto suo, ha deciso di nominare un proprio consulente, e stessa scelta ha fatto anche la difesa del giovane rappresentata dagli avvocati Gianfranco Giunta e Giuseppe Monteleone.
Per tutto il tempo necessario agli esami peritali e specialistici, il gip ha congelato i termini di custodia cautelare. Ciò significa che Alex Pititto per tutto tale lasso di tempo non potrà tornare in libertà.
Francesco Prestia Lamberti è stato ucciso il 29 maggio scorso a colpi di pistola a Mileto. Alex Pititto ha scelto il processo con rito abbreviato che consente in caso di condanna di usufruire dello sconto di pena pari ad un terzo.
Omicidio aggravato, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di una pistola, percosse, violenza privata, minaccia e lesioni personali aggravate ai danni di altri tre minorenni e del 19enne di Paravati Domenico Evolo, le accuse contro Alex Pititto che ha confessato il delitto.
Dopo aver esploso alcuni colpi di pistola che hanno attinto al capo ed al corpo il 16enne Francesco Prestia Lamberti (omicidio aggravato dai futili motivi), Alex Pititto per assicurarsi l’impunità avrebbe minacciato di morte il 19enne Domenico Evolo, al quale – secondo la ricostruzione degli investigatori – avrebbe intimato di non dire nulla su quanto da lui commesso in danno di Prestia Lamberti. A tal fine, Alex Pititto avrebbe puntato la pistola contro il fianco destro di Domenico Evolo.
Il 10 maggio scorso Alex Pititto avrebbe invece dato appuntamento di notte ad altri due minorenni. Sospettando che uno dei due intrattenesse una relazione sentimentale con una ragazzina del luogo di cui si era invaghito, il 15enne avrebbe costretto i due ragazzi ad inginocchiarsi dinanzi a lui. Fatto ciò, avrebbe afferrato un pesante tubo di ferro colpendoli entrambi e provocandogli delle lesioni giudicate guaribili in 12 giorni.
Due giorni prima dell’omicidio, Alex Pititto avrebbe infine minacciato di morte un altro ragazzo minorenne al fine di di venire a conoscenza se fra Francesco Prestia Lamberti e la ragazzina contesa vi fosse una relazione sentimentale, intimando poi allo stesso minorenne minacciato di non riferire nulla dell’incontro a Francesco Prestia Lamberti.
I familiari di Prestia Lamberti sono assistiti dall’avvocato Giovanni Vecchio.