Provincia, i lavoratori bloccano l’ingresso alla sede
Catene e lucchetti hanno da stamattina impedito l’accesso a Palazzo ex Enel. Si alza così il livello della protesta per la rivendicazione del pagamento delle spettanze arretrate.
Il portone dell’ingresso principale della sede dell’Amministrazione provinciale è stato bloccato con una catena questa mattina, poco prima dell’orario di apertura, e l’ingresso allo stabile così interdetto dai dipendenti dello stesso ente.
Sale così, come preannunciato, il livello della protesta messa in atto da circa duecento dipendenti ancora in carico all’ente di Palazzo ex Enel, che reclamano il pagamento di almeno quattro mensilità di stipendio arretrate e il rispetto del provvedimento emesso dal presidente Andrea Niglia che aveva nei giorni scorsi, intimato all’ente di tesoreria, la banca Monte dei Paschi di Siena, la dilazione dei muti contratti con Cassa depositi e prestiti, Credito sportivo e Bnl, al fine di poter assicurare quanto meno il pagamento della mensilità di luglio scorso.
A Vibo succede dunque quanto già verificatosi nei giorni scorsi alla Provincia di Crotone, dove a procedere alla serrata della sede della Provincia era però stato, unitamente ai lavoratori, il presidente dell’ente intermedio Peppino Vallone. Ai lavoratori vibonesi, già riunitisi ieri in assemblea, dopo aver già occupato i locali della sede vibonese dell’istituto di credito, di fronte al fallimento delle trattative intavolate tra Provincia e banca, non è dunque rimasta altra scelta che autodeterminarsi e procedere alla chiusura della sede e al conseguente blocco delle attività. Anche se, nuove e clamorose forme di protesta potrebbero essere già da oggi pianificate.