Narcotraffico: torna in libertà 46enne di Mileto ritenuto fra i promotori
Decisione del Tribunale del Riesame dopo la condanna a 15 anni e 6 mesi rimediata a giugno dal Tribunale di Vibo. Accolti i rilievi della difesa
Torna in totale libertà Rocco Iannello, 46 anni, di San Giovanni di Mileto, condannato il 15 giugno scorso a 15 anni e 6 mesi di reclusione per narcotraffico internazionale dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia al termine del processo nato dall’operazione “Stammer”. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo le argomentazioni degli avvocati Giuseppe Di Renzo e Tommaso Zavaglia, ha infatti dichiarato l’estinzione della misura cautelare decisa dal gip distrettuale il 14 febbraio 2017. Rocco Iannello ha potuto così lasciare il carcere di Frosinone dove si trovava detenuto.
La scarcerazione è motivata dal fatto che Rocco Iannello si trovava detenuto unicamente per i reati-fine contestati nell’operazione Stammer, mentre la misura cautelare per l’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico era già stata annullata in precedenza dal Riesame. Per i due reati-fine la condanna inflitta è stata di un anno sei mesi più sei mesi), quindi la durata complessiva della misura cautelare nei confronti di Rocco Iannello risulta essere superiore alla pena della reclusione di un anno inflitta a titolo di aumento ed in continuazione per i reati ascritti. Rocco Iannello nell’operazione Stammer viene ritenuto fra i promotori di un vasto narcotraffico. Si trova attualmente sotto processo (a piede libero) anche nell’ambito dell’operazione “Miletos” dove viene accusato di aver appiccato il fuoco a Mileto al portone di casa della famiglia Corigliano su mandato di Francesco Mesiano.
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