Tropea: ordine di demolizione per le costruzioni del boss La Rosa e di Accorinti
Ingiunzione da parte del Comune che dovrà essere eseguita entro 90 giorni. Opere abusive in zona sismica e senza nulla osta della Sovrintendenza
Ordini di demolizione per il boss di Tropea, Antonio La Rosa, 55 anni, alias “Ciondolino”, per la moglie Tomasina Certo, e per Gerardo Accorinti, 33 anni, anche quest’ultimo noto alle forze dell’ordine. A disporli è stato il Comune di Tropea a seguito della parziale chiusura abusiva in via Tondo, traversa XI, di un terrazzo posto sul retro e lateralmente l’appartamento occupato da La Rosa (in foto) e dalla Certo. Nel caso di Gerardo Accorinti, invece, si contesta la sopraelevazione in un immobile di via Libertà di un fabbricato con conseguente delle pareti esterne atte a sostenere un solaio di copertura. All’interno dell’opera abusiva risultano realizzate anche delle tramezzature in mattoni al fine di consentire la costruzione di due camere con bagno e balconcini. Le opere edilizie, secondo gli accertamenti del Comune, sono state eseguite in assenza del permesso a costruire e sono prive sia del nulla osta da parte della Sovrintendenza, ricadendo l’immobile in area sottoposta a vincolo di tutela, e sia del nulla osta sismico. In mancanza di demolizione delle opere abusive entro 90 giorni, il bene e l’area di sedime saranno acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune. Copia dell’ordinanza è stata trasmessa pure alla Procura di Vibo, alla Prefettura, al Genio civile, alla Sovrintendenza, ai carabinieri, alla polizia e alla Guardia di finanza. Attualmente il Comune di Tropea è retto da una terna commissariale dopo lo scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose.