Vibo Marina, buca da “Guinness” all’ingresso del paese
Il pericolo incombe sull’ex Ss 522, già teatro nella mattinata di ieri di un tragico incidente costato la vita ad un motociclista
Ex strada statale 522 nel tratto che da Pizzo conduce a Vibo Marina, un’arteria che non finisce di essere, negativamente, al centro dell’attenzione per lo stato di abbandono e di degrado in cui continua a versare. Da segnalare, questa volta, la buca gigante che si trova proprio all’ingresso del paese, fra l’altro nei pressi di una struttura ricettiva; una voragine larga e profonda che potrebbe entrare nel Guinness dei primati non solo per le sue dimensioni ma soprattutto per la sua “anzianità”. Non si tratta, infatti, di un episodio isolato, ma di una situazione che si ripete da anni senza che nessuno sia ancora riuscito a porvi un rimedio definitivo. Appare dopo ogni pioggia di una certa intensità e aumenta di dimensione finché il manto stradale non viene “tappato” con una colata di asfalto per poi riapparire, ancora più grande, dopo un intervallo di tempo più o meno lungo.
L’ultimo ripristino, in ordine di tempo, era stato effettuato da appena qualche mese ma le recenti piogge hanno provocato la sua puntuale riapparizione. Ignote le cause del fenomeno, di certo si tratta di una situazione di pericolo; se un’automobile dovesse finirci dentro ci sarebbero certamente danni molto seri e conseguenze gravi per l’incolumità delle persone. Ancora più gravi potrebbero essere le conseguenze se a finirci dentro fosse un motociclo. Il tragico incidente verificatosi nella mattinata di ieri pochi chilometri più avanti, costato la vita a un motociclista, dovrebbe essere motivo di riflessione e costituire un monito per un immediato intervento volto ripristinare con urgenza l’asfalto sgretolatosi. C’è da aggiungere che l’area della buca non è transennata, quindi facile caderci dentro a piedi o distruggere pneumatici e sospensioni in auto.
Lo stato di abbandono in cui versa tutta la strada 522 nel tratto Vibo Marina-Pizzo, lasciata priva di manutenzione, richiede un intervento di natura definitiva e strutturale. Il trasferimento all’Anas della competenza per quanto riguarda l’importante arteria era stato dato come imminente, ma sembra che ancora non sia stato perfezionato. Il tracciato della trafficata arteria è già di per sé difficile, caratterizzato da curve e dislivelli altimetrici nonché sovrastato da costoni non arginati che in diverse occasioni sono franati facendo finire sulla carreggiata terra e massi. Una strada che diventa ogni giorno sempre più a rischio.