Morì in servizio a Nardodipace, scoperta una targa in ricordo del dottor D’Agostino (VIDEO)
Cerimonia di commemorazione questa mattina per il medico originario del Reggino e colto da un malore nella postazione di continuità assistenziale del paese delle Serre vibonesi esattamente un anno fa
Si è svolta questa mattina a Nardodipace, nella postazione di Continuità assistenziale, una cerimonia di commemorazione in ricordo del dottor Domenico D’Agostino, 59enne nato a Palmi e residente a San Ferdinando, deceduto improvvisamente lo scorso anno proprio mentre si trovava in servizio nella stessa postazione di Guardia medica. Ritrovato cadavere la mattina del 15 novembre 2016, il decesso fu attribuito a problemi d’insufficienza cardiaca e vascopatia celebrale.
Unitamente al direttore generale dell’Asp, Angela Caligiuri, e al presidente dell’Ordine provinciale dei medici Antonino Maglia, hanno preso parte alla commemorazione i familiari del compianto medico, il sindaco di Nardodipace Antonio De Masi, il sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio in qualità di rappresentante della Conferenza dei sindaci, nonché numerosi operatori sanitari.
Nel corso della cerimonia è stata scoperta una targa in memoria di «un professionista che – si legge in una nota dell’azienda sanitaria vibonese -, nell’ambito del servizio, ha sempre risposto alle esigenze di un’utenza distante dai presidi ospedalieri e dai poliambulatori specialistici e che ha saputo mantenere elevata la sua professione con la pratica medica, lasciando il dovuto spazio all’approfondimento delle scienze mediche e biologiche».
Non a caso, sulla targa scoperta a Nardodipace, si legge: «In memoria di un valente medico chirurgo di questa Asp, che ha dedicato la propria esistenza alle cure dei malati e all’approfondimento delle conoscenze mediche».
Per Angela Caligiuri: «L’insegnamento che ci ha lasciato il dottore D’Agostino è che ovunque ti trovi devi fare il tuo lavoro con grande senso di abnegazione. Anche per questo la sua figura non va dimenticata e noi saremo vicini alla famiglia in tutto ciò di cui avrà bisogno».
Ecco l’intervento integrale del direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia:
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