Quarantasette precari del Comune “revocati dal servizio”, scatta la protesta a Pizzo
Un ritardo nell’invio della documentazione al ministero avrebbe causato il provvedimento dirigenziale. Necessario l’intervento dei carabinieri per placare gli animi.
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Sit-in di protesta a Pizzo Calabro, nel Vibonese, da parte di 47 precari Lsu-Lpu che dopo 20 anni sono stati stamane allontanati dal posto di lavoro dagli uffici comunali a seguito di un provvedimento dirigenziale di “revoca dal servizio”.
Il provvedimento degli uffici comunali nascerebbe da un ritardo nell’invio della documentazione relativa alla contrattualizzazione degli Lsu-Lpu che non ha permesso al ministero competente di erogare i fondi necessari per la stabilizzazione dei lavoratori.
Sul posto, per placare i lavoratori ed impedire degenerazioni della protesta con problemi di ordine pubblico, sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione. Il sindaco del Comune di Pizzo, Gianluca Callipo, si è immediatamente attivato per cercare di trovare una soluzione alla vicenda. I lavoratori hanno intanto dato mandato ad un avvocato affinché prepari una diffida nei confronti del Comune. (Agi)