mercoledì,Novembre 27 2024

Triparni tra abbandono ed inerzia, la frazione sprofonda nel degrado

Dal cimitero alle strade senza manutenzione fino alla piazzetta crollata 10 anni fa, sono tanti i mali che affliggono l’abitato. Il Pd sollecita la Giunta Limardo: «La comunità non può più aspettare»

Triparni tra abbandono ed inerzia, la frazione sprofonda nel degrado
La frana di Triparni (repertorio)

Problemi vecchi e nuovi. Disservizi e carenze storiche che vanno ad unirsi all’assenza dei più elementari interventi di ordinaria manutenzione che non fa che aggravare il quadro di un abbandono sempre più evidente. È la situazione che vivono i residenti di Triparni, frazione in cui si concentrano numerosi problemi (su tutti il dissesto idrogeologico) e che chiede sempre più insistentemente di non soccombere all’indifferenza. A riportare alla ribalta alcuni dei problemi più seri (dall’abbandono dell’area cimiteriale fino all’annosa questione della piazzetta crollata da oltre 10 anni) è il locale coordinamento del Pd guidato da Antonio Iannello.

Partendo dal riconoscere all’Amministrazione il merito di «aver risolto il problema dell’apertura domenicale del cimitero», Iannello passa ad elencare i tanti mali che affliggono la frazione. Partendo proprio dal camposanto. «Nonostante i diversi solleciti – spiega in una lettera indirizzata al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici -, ad oggi nessun intervento è stato effettuato per tagliare le erbacce, che non solo hanno invaso le aree comuni nel nuovo cimitero di Triparni, ma addirittura hanno invaso i viali che di fatto rendono difficoltoso anche le visite nelle proprie cappelle; tutto ciò è veramente una vergogna, non esistono altri termini per descrivere una situazione che ormai ha raggiunto i limiti della sopportabilità. O si interviene con immediatezza – incalza – o come suggerito anche da alcuni cittadini si è costretti a chiedere autorizzazione per intervenire direttamente come volontariato». [Continua]

Quindi, «con rammarico», l’ex assessore comunale passa a far presente che «a tuttora non sono state rilasciate le autorizzazioni relative alle edificazioni delle nuove cappelle, sebbene da diverso tempo siano state corrisposte le somme dovute; tutto ciò al fine di predisporre gli interventi indispensabili per la pavimentazione dei viali, raccolta acque meteoriche, impianto di illuminazione, pitturazione dei cancelli e arredo nella parte di nuova realizzazione».

Uscendo dal luogo sacro, la situazione non migliora. «La frazione di Triparni – continua il coordinatore Pd -, sta attraversando una fase di forte degrado ambientale, con un centro abitato pieno di erbacce e buche per le vie cittadine. Nessun intervento è stato previsto per risolvere il problema delle diverse perdite idriche più volte segnalate, particolarmente quelle in via Chiusa, area edificio ex Scuola Media, contrada Trisaino, strada per Mantineo e strada Fontanelle. Da non sottovalutare – aggiunge – il versamento di acqua in via Roma, inconveniente più volte segnalato dai cittadini che provoca disagi sia alle famiglie che vi risiedono ma anche ai pedoni e motociclisti che percorrono detta strada».

Un altro problema «è relativo ai due specchi parabolici rotti da diversi mesi, ubicati sulla strada provinciale in corrispondenza della Scuola Media e con una ringhiera divelta che quotidianamente diventano un pericolo costante per i cittadini». Quindi il grande “buco nero” di Triparni, il «mancato avvio dei lavori per la sistemazione della piazza crollata da quasi dieci anni e per la quale a breve chiederemo un incontro pubblico per fare il punto sullo stato della pratica per comprendere con certezza quando partiranno i lavori, dopo i diversi proclami fatti dalle diverse amministrazioni, considerando che a breve inizierà la stagione delle piogge. In conclusione – afferma Iannello rivolgendosi al sindaco – credo che quanto segnalato dovrà essere visto come una forma di collaborazione, in quanto pur riconoscendo le difficoltà a garantire una costante e tempestiva manutenzione del territorio ed in particolare nelle periferie, la comunità di Triparni non può attendere un ulteriore differimento dei problemi segnalati».

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