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Lo spettacolo del veliero Amerigo Vespucci in transito lungo le coste vibonesi

La nave scuola della Marina militare italiana è in queste ore chiaramente visibile da diverse località del litorale. Diretta a Chioggia, è la più antica nave della Marina attualmente in servizio

Lo spettacolo del veliero Amerigo Vespucci in transito lungo le coste vibonesi

Il veliero Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina militare italiana, è in queste ore in transito lungo le coste vibonesi. L’imbarcazione storica, utilizzata per l’addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia navale, sta infatti attraversando lo specchio d’acqua davanti al litorale della provincia nel suo viaggio in direzione del porto di Chioggia, dove approderà il prossimo 12 ottobre.

Uno spettacolo visibile ad occhio nudo dalla costa, considerato che la nave, ritenuta tra le più belle della marineria italiana, veleggia non molto distante dalla terraferma.

L’Amerigo Vespucci fu progettata insieme alla gemella Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia, riprendendo i progetti del veliero Monarca, l’ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie. La nave-scuola fu varata il 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia. Partì completamente allestita il 2 luglio alla volta di Genova dove, il 15 ottobre 1931, ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito. Il suo compito fu quello di affiancare la Cristoforo Colombo nell’attività di addestramento, e venne inquadrata nella Divisione Navi Scuola insieme alla Colombo e ad un’altra nave minore, facendo varie crociere addestrative nel Mediterraneo e nell’Atlantico; al termine della seconda guerra mondiale, per l’effetto degli accordi internazionali, la Cristoforo Colombo dovette essere ceduta insieme ad altre unità all’Urss, quale risarcimento dei danni di guerra.

Il motto della nave, ufficializzato nel 1978, è «Non chi comincia ma quel che persevera» ed esprime la sua vocazione alla formazione ed addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare. I precedenti motti sono stati: «Per la Patria e per il Re»; sostituito nel 1946 con «Saldi nella furia dei venti e degli eventi».

Con una stazza netta di 1.202,57 tonnellate; uno scafo in acciaio a tre ponti definiti di coperta, batteria e corridoio con castello e cassero rispettivamente a prua e poppa; una superficie velica: 2.635 metri quadri su 24 vele; con i suoi 3 alberi e bompresso (albero di maestra: 54 metri, trinchetto: 50 metri, e mezzana: 43 metri); la copertura del ponte, castello, cassero e rifiniture in legno teak; quattro motori diesel e un motore elettrico; l’Amerigo Vespucci è la più anziana nave della Marina militare ancora in servizio.

Il suo equipaggio è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Nei mesi estivi imbarca anche gli allievi del primo anno dell’Accademia Navale di Livorno, circa 140 allievi, per un totale di circa 470 persone.

 

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