Accoglierà fino a venti migranti, Pizzo dice sì all’attivazione di un centro Sprar
A dare il via libera alla realizzazione della struttura d’accoglienza la Giunta municipale. Callipo: «Abbiamo ritenuto di procedere con il progetto per scongiurare i rischi della creazione di un Cas»
Anche a Pizzo si va verso l’apertura di un centro Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che andrà ad accogliere famiglie con minori e donne con bambini, 20 persone in tutto.
A dare il via libera alla realizzazione della struttura d’accoglienza la Giunta municipale che ha dato seguito alla direttiva ministeriale volta a sensibilizzare tutti i comuni sul tema dell’accoglienza. Il Ministro degli interni Minniti, infatti, vista la problematica dei flussi migratori di non facile risoluzione in tempi brevi, ha chiesto a tutti i prefetti di convocare i sindaci per individuare unità abitative disponibili per dislocare su tutto il territorio nazionale i migranti.
I cosiddetti Sprar sono centri interamente gestiti dal Comune ma finanziati dal Ministero attraverso il fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, nei quali è possibile collocare un numero di migranti in percentuale al numero dei residenti. Un’iniziativa che sicuramente nella cittadina napitina (una delle capitali calabresi del turismo) provocherà delle reazioni contrastanti.
Il sindaco ha spiegato: «Abbiamo ritenuto di procedere con questo progetto – ha detto Callipo – per scongiurare i rischi della creazione di un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) da parte del prefetto che avrebbe potuto portare sul nostro territorio anche fino a 100 migranti, come successo a Briatico. Grazie a questa delibera abbiamo attivato la clausola di salvaguardia e per i prossimi tre anni ospiteremo sul nostro territorio solo 20 migranti, che a fronte di una popolazione di 9300 abitanti, credo sia una unità assolutamente sostenibile».