“Imponimento”: appalti truccati a Polia, indagato il dirigente comunale
Insieme a lui anche l’assessore ai lavori pubblici, i titolari di due imprese e il gestore delle dinamiche criminale del clan Anello
C’è anche il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Polia, Mario Galati, 61 anni, del luogo, fra gli indagati dell’operazione “Imponimento”. Turbata libertà degli incanti, aggravata dal metodo mafioso, in concorso con Nicola Monteleone e Raffaele Bertucci, l’accusa mossa al tecnico comunale. L’asta è quella relativa al lotto boschivo denominato Bosco “Montagna, loc. Pietra Perciata” del comune di Polia, favorendo l’aggiudicazione all’impresa di Nicola Monteleone, ritenuta di fatto riconducibile alla cosca Anello di Filadelfia. [Continua]
In particolare, la suddetta aggiudicazione sarebbe stata agevolata mediante un “accordo collusivo tra Monteleone Nicola (effettivo aggiudicatario) e Bertucci Raffaele (agronomo incaricato dal Comune per la redazione del progetto e la stima del valore del lotto), con Mario Galati, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Polia – preposto alla pubblicazione dei bandi di gara – che avrebbe concordato i tempi per il bando di gara, al fine di consentire la partecipazione dell’impresa riconducibile a Monteleone Nicola”, 40 anni di Polia, quest’ultimo arrestato anche per il reato di associazione mafiosa in quanto ritenuto organico al clan Anello di Filadelfia ed il “gestore delle dinamiche criminale della cosca”.
L’albergo diffuso di Polia. Un capitolo dell’inchiesta viene poi dedicato realizzazione di un albergo diffuso. In questo caso il reato di turbata libertà degli incanti – aggravato dall’agevolazione mafiosa – viene contestato a Mario Galati, Giovanni Anello (assessore ai lavori pubblici del Comune di Polia ed arrestato anche per associazione mafiosa), Mario Serratore e Pasquale Mazzotta. Mario Galati avrebbe agito nella qualità di responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Polia e di presidente della Commissione aggiudicatrice della gara, Giovanni Anello quale assessore comunale, Mario Serratore quale titolare dell’omonima ditta (indagato a piede libero), Pasquale Mazzotta, 50 anni, di Francavilla Angitola (indagato a piede libero) nella qualità di titolare della impresa Tecno Impianti, interessata al subappalto.
In particolare, gli indagati si sarebbero accordati in modo da allontanare dalla gara le ditte concorrenti – riuscendo ad allontanarne effettivamente otto – consentendo a Mario Serratore di conoscere l’offerta della CO.GE.I. di Isabella Antonio, in modo da neutralizzarne la competitività e permettergli di adattare la propria percentuale di ribasso portandola ad un livello di poco superiore, così pilotando l’andamento della gara in favore della ditta dello stesso Serratore. La ditta di Mario Serratore viene ricondotta dagli inquirenti al boss Rocco Anello di Filadelfia.
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