“Imponimento”, arrestato l’ex consigliere comunale di Vibo Francescantonio Tedesco
L’architetto 52enne è accusato di aver collaborato con il clan Anello-Fruci di Filadelfia per il controllo del settore edilizio promuovendo il sostegno della cosca al poi senatore Giuseppe Mangialavori
C’è anche Francescantonio Tedesco, 52 anni, architetto e già consigliere comunale di Vibo Valentia nella maggioranza guidata dal sindaco Elio Costa, tra gli arrestati dell’operazione della Guardia di finanza “Imponimento” che, sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, ha portato al fermo di 74 persone – su un totale di 158 indagati – accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
“Professionista attivo nel settore dei lavori edili ed impegnato nella vita politica locale”, scrivono di lui gli inquirenti, “collaborava con il sodalizio nel mantenimento del controllo del settore edilizio, anche concorrendo ad esercitare pressioni sugli imprenditori in occasione di specifiche vicende estorsive, nonché contribuendo a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, come quando promuoveva il sostegno della cosca alle elezioni politiche nazionali del 2018 di Giuseppe Mangialavori, poi eletto al Senato della Repubblica”. La cosca in questione è il clan Anello-Fruci di Filadelfia con il quale Tedesco avrebbe intessuto stretti rapporti per il controllo del settore edilizio.
Tedesco, eletto nel consiglio comunale di Vibo Valentia nel 2015 con la lista Vibo Unica di Stefano Luciano nella maggioranza del sindaco Elio Costa, si rese protagonista ben presto di uno strappo con il suo gruppo di appartenenza transitando nel gruppo consiliare dei Liberali per Vibo, compagine di riferimento di Forza Italia e dell’allora coordinatore provinciale del partito Giuseppe Mangialavori. Inserito nella struttura speciale di quest’ultimo alla Regione, l’architetto si spese apertamente nel corso della campagna elettorale per le politiche 2018 proprio a favore di Mangialavori. In seguito i rapporti si fecero più tesi fino a compromettersi del tutto.