Scuole in provincia di Vibo inadeguate, ecco tutte le spese e le criticità
Anno scolastico a rischio, mancanza di documenti a corredo degli immobili, sicurezza all’anno zero, normativa antisismica non rispettata e agibilità non garantita
Servono due milioni di euro per mettere in sesto le scuole del vibonese. Lo stato di salute dei 33 istituti superiori del vibonese è più che drammatico. Ci sono scuole, come il Liceo Artistico per il quale non è stata avviata alcuna procedura per l’acquisizione del parere preventivo di prevenzione incendi. La spesa prevista è di 35 mila euro. Tutto ciò metterà a rischio l’avvio dell’anno scolastico, che aprirà i battenti il 14 settembre. E’ la relazione del servizio edilizia scolastica della Provincia di Vibo Valentia a “fotografare” il preoccupante stato in cui versano le strutture scolastiche.
In prevalenza gli istituti scolastici di competenza della Provincia non stati costruiti e gestiti sin dall’istituzione (1995) del nuovo ente, ma sono stati ereditati da altre realtà amministrative (Comuni e Provincia di Catanzaro). Ciò ha comportato, per la quasi totalità dei casi, la mancata acquisizione agli atti dei documenti ordinari a corredo degli immobili, quali ad esempio gli elaborati grafici di consistenza geometrica, notizie sullo stato di manutenzione o notizie sullo stato di conservazione degli impianti, oltre alla mancata consegna degli atti di collaudo e dei certificati di agibilità.
Le spese per gas, luce, acqua e telefono. In questo scenario si colloca poi la gestione ordinaria che vede un impegno economico da parte dell’ente, per sole utenze, di importi non irrisori. Per l’anno 2015 la Provincia di Vibo Valentia solo di energia elettrica ha speso 250mila euro. Stessa cifra per il 2016. Ammonta invece a 150mila euro per il 2015 e stessa cifra per il 2016 la spesa per il gas metano, mentre le spese relative all’acqua per il 2015 e il 2016, sommate arrivano a 100mila euro. Internet e spese telefoniche per l’anno 2015 ammontano a 200mila euro.
Le spese telefoniche relative alle utenze sugli edifici scolastici per l’anno 2016 sono state sospese per problemi economici. Nel solo anno 2014 le spese di manutenzione degli immobili scolastici ammontano a un milione e mezzo di euro. Per il semplice mantenimento annuale del patrimonio edilizio – al fine di garantire a chi vive gli edifici scolastici di poter effettuare una telefonata di emergenza o avere un estintore funzionante o usufruire di servizi igienici a norma – il servizio di edilizia scolastica della Provincia (diretto dall’architetto Carolina Bellantoni) ritiene quindi occorra una spesa non inferiore ai due milioni di euro.
La normativa antisismica. La gran parte degli edifici scolastici di competenza della Provincia di Vibo Valentia sono stati realizzati prima del 2008, anno di riferimento in tema di normativa antisismica. Per gli edifici esistenti è stata avviata dalla provincia un’attività di verifica di sicurezza su dodici immobili, compatibilmente con le esigue disponibilità economiche. Le strutture non sono adeguate sismicamente alla norma del 2008, ma presentano un livello di sicurezza a norma solo per ciò che attiene i carichi verticali. Sui restanti edifici, allo stato attuale la Provincia ritiene di non essere in grado di poter formulare ipotesi sulle risorse detenute dagli immobili, potendo invece invocare esclusivamente una condizione di idoneità all’uso conferita in fase di progettazione e realizzazione. Tuttavia, per garantire una sicura fruibilità (adeguamento escluso) sarà necessario prevedere nei prossimi anni impegni economici complessivi per 800mila euro.
Nella quasi totalità degli istituiti non viene effettuata la manutenzione ordinaria da almeno 5/6 anni. Per farlo la Provincia ha bisogno di 600 mila euro. Altro problema riguarda la gestione delle utenze, vale a dire luce e riscaldamenti, per far fronte alle quali occorrerebbero 700 mila euro. Altri 385 mila euro necessitano per il pagamento dei fitti passivi relativi alle sezioni staccate del Liceo Scientifico di Vibo Valentia e del Liceo Magistrale Capialbi di Vibo.
Non ultimo il problema della sicurezza. Solo su 12 edifici sono stati effettuati i controlli. Per completare il lavoro occorrono altri 80 mila euro.
La mancanza di copertura finanziaria di almeno due milioni di euro non potrà consentire il corretto svolgimento del prossimo anno scolastico e, quindi, garantire il diritto allo studio a centinaia di studenti.
Per adeguare tutti gli edifici scolastici alla vigente normativa antisismica, escludendo quelli già idonei o quelli per i quali sono in corso i lavori di adeguamento, occorrerebbero almeno 40 milioni di euro. Cifra che riguarda solo l’adeguamento sismico.
Numeri che parlano da soli e la dicono lunga sullo stato in cui versa la Provincia di Vibo Valentia, alle prese con un dissesto finanziario per quasi 40 milioni di euro e con una classe politica locale, regionale e nazionale, incapace sinora di fornire soluzioni concrete che vadano oltre le promesse e gli slogan. La “palla” delle soluzioni passa ora al Governo nazionale che, anche attraverso i suoi rappresentanti calabresi, dovrà definitivamente dire cosa vuole fare della Provincia di Vibo e se, a queste latitudini, il diritto allo studio è ancora garantito dalla Costituzione o meno.
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