Paravati, i giovani scrivono al vescovo: “Non trasferisca don Campennì”
Un nutrito gruppo di parrocchiani si è rivolto a monsignor Luigi Renzo affinché non sposti di sede il loro viceparroco. La missiva era stata preceduta da una “Caccia al tesoro” pro sacerdote organizzata nella parrocchia
“Eccellenza Reverendissima, questa lettera è la voce di un numeroso gruppo di giovani di Paravati, che, in un momento di estrema confusione e disorientamento, sentono forte il bisogno di rivolgersi a lei, affinché faccia suo il nostro bisogno e ci aiuti a risolverlo. Il motivo di questa lettera riguarda il possibile trasferimento dalla nostra parrocchia di don Andrea Campennì. E proprio in merito a ciò non possiamo non manifestarle il nostro smarrimento”.
Così inizia l’accorata lettera con cui i giovani della parrocchia “Santa Maria degli Angeli” della ridente frazione di Mileto si rivolgono al “loro” vescovo Luigi Renzo, per cercare di convincerlo a non spostare il viceparroco, prossimo assieme all’attuale parroco don Francesco Sicari a essere mandato a svolgere il suo apostolato in altro loco. La missiva, consegnata al presule nei giorni scorsi, era stata preceduta da una “Caccia al tesoro” pro Campennì organizzata a Paravati.
“Il percorso intrapreso due anni fa da don Andrea – spiegano i giovani nello scritto – animato di entusiasmo e di impegno generoso e costante, piano piano ha visto i suoi frutti. Ci ritroviamo prodigiosamente a condividere con questo giovane parroco il nostro mondo, fatto spesso di difficoltà insormontabili che si chiamano mancanza di lavoro, strada, droga e… altro. Che mondo difficile il nostro, Eccellenza! Don Andrea – aggiungono – si è inventato mille cose pur di tenerci sempre impegnati nel bene, nel segno della fede, dell’accoglienza, anche dei ragazzi più difficili, dello stare gioiosamente insieme. Purtroppo, adesso, questo cammino ricco di promesse rischia di essere interrotto perché andando via, don Andrea, porterebbe con sé tutto quello che piano piano abbiamo costruito insieme, mattoni fatti di impegno e fiducia, che difficilmente noi giovani concediamo”.
Dopo aver ancora una volta ribadito il loro affidamento al vescovo, “certi del fatto che saprà raccogliere il nostro appello che arriva dal più profondo del cuore”, i giovani dichiarano, infine, di aver avuto modo di apprezzare “le sue parole, pronunciate durante la marcia silenziosa per la tragica morte del nostro amico Francesco: “I nostri giovani hanno bisogno di punti di riferimento forti….” Noi giovani, e ormai meno giovani di Paravati – concludono – il nostro punto di riferimento forte lo abbiamo trovato! Si chiama don Andrea e non possiamo permetterci di perderlo. Di lui abbiamo bisogno come il pane! Tante sono le preghiere che, in questi giorni, abbiamo rivolto affinché non ci abbandoni”.
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