Provincia di Vibo: stipendi bloccati e assemblea d’urgenza
I dipendenti aspettano il pagamento di cinque mensilità e temono un blocco dei salari sino a dicembre. Situazione drammatica
Assemblea d’urgenza questa mattina alla Provincia di Vibo Valentia convocata per reclamare il pagamento di cinque mensilità arretrate. La situazione è resa tuttavia ancora più grave dal fatto che la sede centrale di Siena della banca Monte Paschi ha, tesoreria della Provincia di Vibo, ha negato il nulla osta per il pagamento delle mensilità arretrate. Prima dovranno infatti essere accantonati i soldi per la scadenza di tutti i mutui contratti con i vari istituti di credito, fissata a dicembre. I 127 dipendenti attualmente in servizio a palazzo ex Enel, quindi, rischiano concretamente di non vedersi pagata alcuna mensilità sino a fine anno, nonostante dalla Regione Calabria siano nel frattempo arrivati fondi per coprire almeno due mensilità di stipendi arretrati.
Le Rsu della Provincia lamentano il disinteresse della politica alle loro richieste e la tragicità della situazione. La stessa politica che in poco più di dieci anni è riuscita a portare in dissesto finanziario l’ente ed a “spolparlo” con una gestione dissennata ed assunzioni a raffica di parenti, amici, cognati, nipoti ed amanti attraverso – il più delle volte – concorsi-farsi. Spese folli per una politica “vorace” che in pochi anni è riuscita ad assumere alla Provincia quasi 500 persone. Oggi molti di loro sono stati trasferiti in altri enti statali. Alcuni sono addirittura arrivati in Tribunale a Vibo Valentia pur non avendo mai fatto alcun concorso bandito dal Ministero di Grazia e Giustizia e capendo ben poco di amministrazione della giustizia. Altri sono stati invece dislocati in diversi uffici pubblici.
Il tempo dell’assunzione di precise responsabilità politiche di quanti, negli anni, hanno sostenuto le varie amministrazioni provinciali targante Enzo Romeo, Gaetano Ottavio Bruni (ben due consecutive), Francesco De Nisi ed ora Andrea Niglia (eletto con un “Accorduni” fra centrosinistra e centrodestra), è ancora lontano.
Dal canto suo, il presidente della Provincia Andrea Niglia ha oggi diffidato il Monte dei Paschi di Siena a pagare due mensilità arretrate (aprile e maggio), oltre a minacciare di chiudere le scuole secondarie non agibili e quelle a cui non verrà garantito il riscaldamento dei locali. Provvedimenti drastici annunciati anche sulle strade di competenza della Provincia, per le quali il presidente parla di loro “chiusura” o “limitazione della velocità” dove non si potrà garantire la manutenzione.
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