domenica,Dicembre 22 2024

Dissesto alla Provincia di Vibo: esclusi crediti per oltre 300mila euro

Fra questi la Commissione straordinaria di liquidazione ha “fatto fuori” anche quelli richiesti dall’ex presidente Gaetano Ottavio Bruni, dalla Vibonese Calcio e dall’ex dirigente Ottavio Bono

Dissesto alla Provincia di Vibo: esclusi crediti per oltre 300mila euro

Non ammesse alla massa passiva dei crediti vantati nei confronti della Provincia somme per oltre 300mila euro. E’ quanto deciso nell’ultimo mese dalla Commissione straordinaria di liquidazione per l’amministrazione della gestione dell’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’ente. Un organismo presieduto dalla dottoressa Carla Fragomeni e con componenti Floriana Gallucci e Gian Luca Bucciarelli, nominata nel febbraio 2014 a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario decretata il 30 ottobre del 2013.

Ed a scorgere i crediti non ammessi alla massa passiva non mancano le “sorprese”. Fra le persone che avevano chiesto somme consistenti alla Provincia di Vibo Valentia ci sono infatti anche l’ex presidente (per due consiliature consecutive) Gaetano Ottavio Bruni, l’ex dirigente dell’ente Ottavio Bono e l’imprenditore Giuseppe Caffo per conto della Vibonese Calcio.

Tutte le richieste di ammissione alla massa passiva non sono state ammesse nel Piano di rilevazione della massa passiva poiché la Commissione straordinaria di liquidazione ha giudicato tali crediti “sprovvisti dei requisiti di certezza,liquidità ed esigibilità”.

Nessuna liquidazione, quindi, per 13 soggetti che avevano avanzato domanda di ammissione alla massa passiva.

Le richieste di Bruni e Bono. L’ex presidente della Provincia di Vibo, Gaetano Ottavio Bruni, aveva presentato un’istanza di ammissione alla massa passiva del credito vantato nei confronti della Provincia di Vibo per un importo di 13.390,72 euro quale “rimborso spese di giudizio” per un procedimento penale dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia. Espletata la relativa istruttoria ed eseguite le necessarie verifiche, la Commissione straordinaria di liquidazione ha accertato che il credito in questione risulta “sprovvisto dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità”.

Stesso discorso per l’ex dirigente Ottavio Bono che ha chiesto alla Provincia il rimborso spese legali per la difesa in un giudizio risalente al 2012 per la somma complessiva di 61.192,86 euro. Nel dicembre del 2015, Ottavio Bono ha inoltre reclamato tale somma con tanto di decreto ingiuntivo del Tribunale al quale la Provincia si è opposta

La richiesta della Vibonese Calcio e di Caffo. Settantamila euro tonde è invece la richiesta avanzata dall’imprenditore Giuseppe Caffo per conto della “Vibonese Calcio”, squadra della quale è presidente. Le 70mila euro – non ammesse nella massa passiva dalla Commissione straordinaria – erano state richieste quale “contributo a titolo di sponsorizzazione” per l’annata calcistica della Vibonese risalente al 2009/2010. Secondo la Commissione straordinaria di liquidazione, in tale caso ci si trova dinanzi ad “insufficienti elementi istruttori nella pratica esaminata”.

Le altre esclusioni. Consistente anche la somma chiesta da Giuseppe Iannello che ammontava a 113.985,51 euro per risarcimento danni ad immobile. Per i commissari nel caso di specie ci si trova però dinanzi all’mpossibilità a trattare la pratica poiché il credito “non risulta provvisto dei requisiti di certezza, esigibilità e liquidità in quanto pendente giudizio dinanzi al Tribunale regionale delle Acque pubbliche di Napoli”.

Quindi le richieste non ammesse alla massa passiva di: Antonino Fiorillo10.000 euro per risarcimento danni per sinistro stradale – (il danno è risultato  coperto dall’assicurazione e quindi non rientrante nel dissesto); Michele Iaconis 2.500 euro per sinistro stradale (insufficienti elementi istruttori nella pratica esaminata); avvocato Caterina Russo per conto di Maria Galati 1.511,27 euro per risarcimento danni per sinistro stradale (insufficienti elementi istruttori nella pratica);  Giuseppe Giampà 950 euro risarcimento danni per insidia stradale; Teresa Augurusa 623,00 euro per danni subiti a seguito di incidente stradale (insufficienti elementi istruttori nella pratica); Giuseppe Corsi  1.570,00 euro per risarcimento danni per sinistro stradale; Maria Risi 950 euro per insidia stradale; Rosa Rita Russo per conto di “Movers Rent Italia srl” 10.683,32 euro per “Noleggio auto 2013” (anno non di competenza della Commissione straordinaria);  Domenico Natale 40.125,00 euro per risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. La Commissione straordinaria in tale ultimo caso ha verificato che il credito vantato dal dipendente esodato risulta pari a 17.598,82 euro per il periodo che va dal 1 maggio 2014 al 31 ottobre 2014. Il credito non è stato ammesso nel Piano di rilevazione della massa passiva poiché fa riferimento al 2014 e pertanto non di competenza dell’Organo di Liquidazione straordinario.

La Provincia  è stata dichiarata in dissesto finanziario per circa 40 milioni di euro.

Partite debitorie segnalate “tardivamente dagli uffici interni della Provincia”, debiti non estinti ed  enormi difficoltà per esaminare ogni singola partita debitoria hanno reso più complicato del previsto il lavoro della Commissione straordinaria di Liquidazione. Il “Piano di rilevazione della massa passiva” rappresenta lo strumento contabile necessario per stabilire l’esatta entità della massa passiva.

Le singole pratiche dei debiti fuori bilancio, distinti per settori di provenienza, già evidenziati nella dichiarazione di dissesto, sono stati invece quantificati in 14 milioni di euro e le relative pratiche sono state in buona parte istruite.

Provincia di Vibo, il segretario Pelaia saluta i dipendenti e firma i contratti decentrati

Truffe: inchiesta “Bis in idem”, la Provincia di Vibo parte civile

Provincia Vibo, dal ministero arrivano 1,2 milioni di euro per gli stipendi

Ammanco milionario alla Provincia di Vibo: processo nuovamente rinviato

Peculato e truffa, sigilli alla fondazione finanziata dalla Provincia (VIDEO)

Truffa: nulla a Vibo la richiesta di rinvio a giudizio dell’inchiesta “Bis in Idem”

Articoli correlati

top