Docente in malattia a Lodi ed avvocato a Vibo, concluso l’interrogatorio dal gip
Alfredo Mercatante, già sindaco di San Costantino Calabro, accusato di truffa e finito agli arresti domiciliari ha risposto a tutte le domande del magistrato
Ha risposto all’interrogatorio ammettendo parzialmente i fatti, l’avvocato Alfredo Mercatante, 55 anni, di San Costantino Calabro, finito martedì agli arresti domiciliari su provvedimento del gip del Tribunale di Lodi con l’accusa di truffa ai danni dello Stato per aver totalizzato oltre 1500 giornate di assenza (fra malattia, congedo biennale per assistenza a familiare e aspettativa per motivi familiari) da scuola risultando contemporaneamente in udienza al Tribunale di Vibo Valentia nelle vesti di legale. Alfredo Mercatante è stato interrogato per rogatoria dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ed ha fornito le proprie spiegazioni sulla contestazione ritenendo di non aver commesso alcun reato. Ha quindi fornito una serie di elementi e nomi al giudice nel tentativo di fare ulteriore luce sull’intera vicenda. Si è quindi riservato di depositare della documentazione dal momento che la Procura di Lodi non avrebbe depositato ad oggi tutti gli atti.
Proprio per tale ragione, gli avvocati Gaetano Scalamogna e Francesco De Luca – difensori di Alfredo Mercatante – hanno chiesto la revoca della misura, attesa, ad avviso dei due legali, la mancanza del pericolo di inquinamento delle prove. Al tempo stesso, gli avvocati hanno anche chiesto la nullità del provvedimento di arresti domiciliari per il proprio assistito a seguito del mancato deposito di tali atti da parte della Procura.
Alfredo Mercatante risultava docente dipendente dell’Istituto Superiore di Codogno e dell’Istituto Merli – Villa Igea di Lodi. Nei periodi di assenza, secondo l’accusa, avrebbe svolto prevalentemente la sua attività di avvocato a Vibo Valentia.
In malattia dalla scuola di Lodi per 5 anni, ma faceva l’avvocato a Vibo (NOME)
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