Mantella svela gli accordi per il centro commerciale di Vibo
Nuovi verbali e ulteriori particolari sulla spartizione dei lavori nel Vibonese fra i clan della ‘ndrangheta. Ecco le imposizioni ed il patto fra i Fiarè ed i Mancuso
Affronta anche la costruzione dei centri commerciali a Vibo Valentia, Andrea Mantella che ha riempito pagine e pagine di verbali dinanzi alla Dda di Catanzaro. L’ex killer del clan Lo Bianco, divenuto un boss emergente, è a conoscenza di fatti e misfatti compiuti a Vibo Valentia e dintorni e con dovizia di particolari ha descritto ciò che per anni si è mosso indisturbato nel Vibonese.
“Con riferimento al centro commerciale Vibo Center – ha dichiarato il collaboratore di giustizia – posso affermare che lo stesso è di proprietà di tale Gatto di Cosenza che ha dei supermercati anche in quella zona. Per realizzare la struttura, le imposizioni vennero fatte da Rosario Fiarè e so che ne ha beneficiato anche Peppe Mancuso, detto ‘Mbrogghja. [Continua]
In particolare Fiarè ha imposto chi doveva eseguire i lavori e fare le forniture, ovvero Ciccio Pannace, la ditta Evalto, la Vibo Calcestruzzi, Colacchio per il ferro”. Secondo Andrea Mantella, a “conclusione dell’opera il titolare è rimasto sotto estorsione di Rosario Fiarè che riceve i proventi del racket, come di solito accade, in occasione delle festività. Questo lo affermo con certezza – ha spiegato Mantella – in quanto io stesso, essendo questi gli accordi, non ho mai fatto estorsioni al centro commerciale”.
Andrea Mantella, oltre a chiamare in causa il boss di San Gregorio d’Ippona, Rosario Fiarè, ed il boss di Limbadi Giuseppe Mancuso, conclude quindi aggiungendo che per i lavori di sbancamento del centro commerciale non sarebbero stati utilizzati solo gli escavatori degli Evalto – di cui un componente è imparentato con i Lo Bianco di Vibo – ma anche quelli di “Franco Mondella, alias U Zozzu, di Francica, e di altri soggetti comunque vicini ai Fiarè ed ai Mancuso”. Il resto delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia sono ancora coperte da segreto investigativo, ma ben si capisce che la loro portata permette di riscrivere la storia criminale del Vibonese degli ultimi 30 anni. E le sorprese sono ancora parecchie…
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